Migranti, la nuova via è Prato alla Drava

Arrivano con il treno da Fortezza, dove la stazione è poco presidiata: l’Austria ha già iniziato con i respingimenti


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Il fenomeno si registra dalla fine di agosto, ma con il passare delle settimane ha assunto contorni ben precisi. Ci sono gruppetti di migranti - regolari e non - che dopo essere arrivati a Fortezza in treno (ed essere sfuggiti ai controlli delle scorte trilaterali) proseguono alla volta della val Pusteria e passano il confine a Prato Drava, frazione di San Candido, dove da tempo non esiste più il posto di polizia. Una zona poco o per nulla presidiata, dove l’ingresso in Austria è più facile rispetto al Brennero, su cui sono puntati gli occhi di Vienna.

Al Brennero é (quasi) calma piatta. «Chi arriva da Sud - spiega un agente della polizia ferroviaria - sa bene ormai che la rotta del Brennero è la più battuta, ma anche la più controllata dalla gendarmeria. Le scorte trilaterali bloccano decine di migranti sul treno soprattutto nel tratto compreso tra Bressanone e Verona e ciò ha consentito di tenere la situazione sotto controllo per tutta l’estate». Al Brennero, infatti, i numeri sono decisamente inferiori rispetto al 2015. «Non siamo in affanno», assicura l’assessore comunale Pederzini, «ma stiamo cercando di capire a che gioco vuole giocare l’Austria. Tutto sembra pronto per l’annunciato giro di vite, ma molti pensano che si tratti dell’ennesimo bluff in vista delle presidenziali».

Il passaparola tra i migranti. I profughi - o almeno una parte di essi - hanno capito da un paio di mesi che era meglio mettere a punto rotte alternative e dalla fine di agosto una delle più battute, anche se con numeri non ancora elevati, è quella di Prato alla Drava, frazione di San Candido. «Passano - spiega uno dei residenti - a grupetti di quattro o cinque persone. A volte anche dieci e riescono a raggiungere l’Austria molto rapidamente. Arrivano in treno da Fortezza, stazione che sembra essere diventata l’anello debole dei controlli, e proseguono per la Pusteria assolutamente indisturbati».

Qualche volta si imbattono nei poliziotti di stanza al Commissariato di polizia di San Candido, impegnati a presidiare il territorio anche al confine, ma si tratta di controlli a campione. La maggior parte dei migranti riesce infatti a farla franca.

I primi respingimenti. Il Governo di Vienna, però, sembra essersi già accorto del nuovo trend, al punto da aver predisposto le prime contromisure. «A Prato alla Drava - spiega un politico locale - si sono già registrati i primi respingimenti. Gli austriaci stanno rispedendo indietro anche i migranti intenzionati a proseguire verso Est o Nord. È presto per dirlo, ma questa nuova via rischia di diventare un problema serio».

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