corte dei conti

Militare condannato Aveva una ditta di arredamento

BOLZANO. Attività privata extraprofessionale non autorizzata. Con questa accusa la Procura presso la Corte dei Conti nelle scorse settimane aveva chiesto la condanna di Leandro Reali, caporalmaggiore...



BOLZANO. Attività privata extraprofessionale non autorizzata. Con questa accusa la Procura presso la Corte dei Conti nelle scorse settimane aveva chiesto la condanna di Leandro Reali, caporalmaggiore dell’esercito (in servizio a Vipiteno) ad un risarcimento di 84.310 euro per aver esercitato attività commerciale in qualità di titolare della ditta individuale “Reali arredamenti”.

Il militare è dunque finito nei guai «per essersi posto nella illegittima posizione di dipendente pubblico esercente un’attività di impresa non autorizzata». La Corte ha ritenuto prescritte una parte delle pretese risarcitorie della Procura contabile. In sentenza i giudici ricordano che «la professione militare è incompatibile con l’esercizio di ogni altra professione, salvo i casi previsti da disposizioni speciali». In tal senso una condanna sanzionatoria non deve per forza presupporre la prova di un danno reale provocato alla pubblica amministrazione. Il militare è stato così condannato al pagamento di quanto indebitamente percepito per lo svolgimento dell’attività imprenditoriale non autorizzata e cioè 31.822,95 euro.

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