Mille euro anche per dirigere un negozio

Surian (Cgil): «Molti lavoreranno in queste condizioni anche nel megastore di via Galilei. Le domeniche? Violata la legge»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. I nuovi contratti del commercio, applicati anche da molte catene che apriranno oggi nel megastore di via Galilei, sono di gran lunga peggiorativi, con deroghe di ogni genere e retribuzioni che raggiungono i mille euro mensili persino per uno "store manager". A lanciare l'allarme è stato ieri Maurizio Surian della Filcams Cgil, che ha visto sfilare nei giorni scorsi decine di ragazzi che hanno ottenuto un lavoro ma dovranno abituarsi a lavorare anche la domenica e nei giorni di festa. Santo Stefano o il primo gennaio sono destinati a diventare come un qualsiasi altro giorno feriale. «In questo periodo di incubazione del nuovo centro commerciale provinciale - commenta Surian - ci hanno sottoposto contratti con deroghe di ogni genere all'accordo nazionale».

Ci faccia qualche esempio.

«La lista è lunga. Innanzitutto sono stati inseriti la domenica e i festivi, come normali giorni lavorativi, già nel contratto. Ma ci sono part time senza alcuna specificazione delle fasce orarie nei turni settimanali. A qualcuno è stato persino prolungato il periodo di prova previsto per legge, mentre ad un altro ragazzo era stata inserita una sospensione dal lavoro non retribuita».

E a cosa era dovuta?

«Al ritardo nella consegna della merce da disporre nel negozio, pur sapendo che il contratto di lavoro era già in essere. É in atto una sorta di competizione per capire chi riesce a spingersi più in là».

In base ai contratti che ha visto quali forme di assunzione prevalgono?

«La maggior parte dei lavoratori, almeno all'inizio, avrà solo contratti a termine e voucher. È una consuetudine che caratterizza anche molte aziende locali. Di contratti a tempo indeterminato nemmeno l'ombra».

C'è davvero chi fa il responsabile di un punto vendita per mille euro al mese?

«Si, certo. Abbiamo assistito nei giorni scorsi lavoratori, in gran parte giovani, inseriti in organico al quinto livello e con una paga di mille euro. Chi svolge mansioni di rilievo dovrebbe avere ben altro inquadramento. E c'è un altro riflesso sul mercato».

Quale?

«Questo trend favorisce una concorrenza sleale nei confronti delle aziende che rispettano il contratto collettivo. Il tutto si spiega con l'apporto di consulenti del lavoro molto scaltri: le aziende risparmiamo moltissimo sulla manodopera ma i lavoratori perdono sempre più diritti».

É sorpreso da questo taglio netto del costo del lavoro da parte delle grandi catene?

«Sono esterrefatto, ancora di più, dal silenzio della politica locale. La maggior parte di queste aziende non rispetta i limiti imposti dalle leggi in vigore (dal 2008 ndr), che fissa al 30 per cento il tetto delle domeniche, su base annua, in cui il lavoratore deve dare la sua disponibilità a lavorare».

E in questo quadro generale si inserisce la scelta di diverse aziende di tenere aperto a Santo Stefano...

«Siamo contrari alle aperture festive infrasettimanali, ma tutto nasce dalla deriva nelle aperture domenicali, che riteniamo un sopruso. Il quadro generale che si sta delineando nel commercio è assurdo: guadagni crescenti per le aziende e diritti in calo per i lavoratori. Bisognerebbe iniziare a dire basta».

Si aspetta più adesioni allo sciopero degli addetti della grande distribuzione sabato 19 dicembre?

«Si, ci conto. E chiedo ai lavoratori un po' più di coraggio. È tempo di rialzare la testa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità