MERANO. Con il tramonto della bella stagione, avrebbe chiuso comunque i battenti per il riposo invernale. Ma negli anni scorsi era un letargo ordinario, in attesa della riapertura a primavera. Ora, invece, è una fotografia di desolazione. La città è rimasta orfana per tutto l'anno del suo minigolf e al momento non è dato sapere quando meranesi e turisti potranno tornare a disporre di un'attività di svago dal cospicuo numero di appassionati, sebbene qualche settimana fa il sindaco abbia affermato che l'amministrazione sta lavorando per una riapertura nella primavera 2015.

Ma non è questo il punto: il problema consiste nel fatto che frattanto nell’area delle ex 18 buche-bonsai la trasandatezza sta prendendo il sopravvento. Già la dismissione dei percorsi (sotto ai quali, fra l'altro, era spuntato anche dell’amianto) propina grigiore. In più, erbacce, arbusti e piante crescono selvaggiamente, molte hanno raggiunto altezze considerevoli. Ancora non si tratta di emergenza, tuttavia quello fornita dal minigolf è un quadro d'incuria, tutt'altro che appropriato per un contesto limitrofo a un’area verde, parco Marconi, e adiacente all'hotel Palace.

La preoccupazione è che qualcuno approfitti dello stato di oblio. L'indeterminatezza sul futuro di zona e struttura rischia di creare una “terra di nessuno” in centro città, con tutte le ricadute (anche d'immagine) del caso. Stando alle informazioni più recenti, la giunta comunale ha stanziato 40 mila euro per la sistemazione dell'area e per l'acquisto dell'attrezzatura necessaria con strutture smontabili e trasferibili altrove. Perché, appunto, tutto il territorio alle spalle della chiesa di Santo Spirito, compresa la sede delle Giardinerie, è da qualche tempo oggetto di discussione e il minigolf è una tessera del puzzle. Dovrebbe essere ripristinato nella zona attuale, ma con le valige pronte per un trasloco.

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