Mitolo: CasaPound? L’unica destra rimasta

Il figlio di Andrea: «Tanti della vecchia guardia hanno votato per loro, delusi da partiti inguardabili»



BOLZANO. Guardare alla destra bolzanina di oggi dalle finestre di casa Mitolo non è come farlo da Piazza Municipio. «E a me sembrano quasi inguardabili queste destre ripulite» dice Sandro. Il discendente in linea diretta di Andrea (il papà) e di Pietro (lo zio), la mente e il braccio del Msi. Via Locatelli, Piazza Vittoria. Mondo politico tutto bolzanino. Nel senso di una destra diversa da quella possibile solo qualche chilometro più a sud. Fuori città. O altrove oltre Salorno. Ma anche mondo tout court: vecchia borghesia delle professioni lungo l'asse di Corso Libertà e popolo delle nostalgie nei quartieri. Ed è anche parlando con questo ambiente che si inizia a capire di più pure su qualcosa di apparentemente sorprendente come il fenomeno CasaPound.

Mitolo, perchè inguardabile la destra oggi?

Mah, forse è una parola grossa ma non ne trovo altre.

Cercandole? E magari partendo dai più vicini alla sua famiglia, come Holzmann o Urzì?

Vedo il primo che, pur di governare, lancia segnali e prova a mettere a disposizione della sinistra i suoi voti e il secondo che, per lo stesso motivo, si allea con la Lega. Dico, la Lega.

Questo è peggio?

Direi il peggio. Perché è giusto non guardare troppo al passato. Ma neppure andare oltre.

E invece?

La Lega strizza l'occhio ai Freiheitlichen, cammina a fianco di Südtirol Freiheit per arrivare alla secessione. A Trento chiede l'indipendenza dell'Alto Adige... Dico: ma dove credono di essere? I bolzanini non sono tutti nazionalisti ma vedono nello Stato qualcosa che tiene insieme la gente. C'è una bandiera. Il tricolore lo sventolano a sinistra e lo portano al collo anche quelli dell'Anpi. E uno dovrebbe votare, da destra, dico da destra, chi chiede di dimenticare la Nazione?

Un errore?

Grossolano. È difficile tenere insieme un centrodestra qui se si flirta con Fugatti. E infatti...

Tutto questo ha qualcosa a che vedere col successo di CasaPound?

Molto a che vedere.

Lei li ha votati?

Questo non si dice. Ma ridurre il fenomeno a un rigurgito di fascismo è fuorviante.

E invece?

Invece di criminalizzarli servirebbe analizzare come si muovono nei quartieri, il modo che hanno di trattare i problemi della città. Loro sono sempre andati sul concreto. La pulizia, la sicurezza, la strada da rifare, gli aiuti da dare. Non hanno parlato di architetture politiche o alleanze innaturali.

C'è una certa simpatia...

Osservo. E dico anche che loro sono stati gli unici, nell'area del centrodestra, a non chiedermi di candidare. Gli altri... Beh, lasciamo perdere.

Quindi cos'è il voto a CasaPound? Protesta?

No, un segnale. Che modi ha un elettore normale di segnalare un disagio? Votare in un certo modo. Vedo in CasaPound, da destra, quello che vedo per i 5Stelle da sinistra. Elettori che dicono ai loro partiti: così non va, guardate invece chi si da da fare. E non come voi che pensate solo alle poltrone.

Un segnale anti sistema?

Anti partiti. I partiti di Urzì o Holzmann non possono pretendere di dire tutto e il contrario di tutto, parlare di piazza Vittoria e poi andarsene con i leghisti delle secessione o guardare a sinistra e pretendere che l'elettorato di destra lasci perdere e accetti tutto.

Insomma, chi mangiava i gnocchetti tricolore quando vincevate, come i suoi amici dicono che facesse almeno uno dei due di cui sopra, non può adesso cambiare bandiera? Ognuno faccia quello che crede. Chi votava mio padre sapeva che non lo faceva per il potere. Quello era lontanissimo. Ma anche adesso c'è un limite. E quindi bisognerebbe guardare a CasaPound non come a dei criminali. E a chi li vota non più come a dei fascisti. Lo sta capendo anche Baur... (pc)













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità