Mobilità, si punta su 3 nuove ciclabili 

Si potrà pedalare in sede protetta su ponte Druso. Nuovo tracciato in via Cavour e nuovo collegamento per Ponte Adige



BOLZANO. La prima linea di fronte anti-code restano le ciclabili. Che proprio in questa inquieta campagna d'autunno aprono nuove direttrici in una concomitanza di inizi cantiere che indica, al fondo, una strategia complessiva di contrasto al traffico automobilistico: 1) si è avviato da due giorni il disegno di una pedociclabile su ponte Druso, da viale Trieste all'incrocio via Marconi-via Carducci; 2) ieri è partita la costruzione del tratto via Weggenstein-via Cavour-vicolo San Giovanni con un unico senso di marcia verso San Giovanni; 3) stanno per essere innescati i lavori per attuare la ciclabile per Ponte Adige, sfruttando la sponda destra del fiume per collegarsi alla rete esterna alla città. Le prime due sono una soluzione attesa per nodi emersi di recente. Soprattutto su ponte Druso. "Anche se, con tutte le piste che si dipartono lì nei pressi, salire su quella rampa mi sembra illogico - osserva Mario Begher, ingegnere comunale - mettere in sicurezza un percorso per due ruote lungo un asse che ha già staccionate, passaggi pedonali e fermate bus, era un modo per definire ancor più i rispettivi percorsi di competenza". Insomma, il municipio vuole mettersi in pace la coscienza anche se insiste nel chiedere di sfruttare direttrici ciclabili molto più fruibili e comode. La pista sarà in comune con i pedoni sulla prima rampa del ponte fino all'Eurac per poi ritornare sulla strada verso via Marconi e fino all'incrocio con via Carducci. E prefigurare, nel suo sbocco a destra, l'innesto con la ciclabile lungo il fiume così a lungo richiesta dai residenti per non dover girare intorno a piazza Verdi per imboccarla. I lavori di questa ulteriore "bretella" inizieranno l'anno prossimo per concludersi in breve tempo. In via Cavour il Comune vuole invece contrastare, ma nello stesso tempo venire incontro, alla pratica ormai comune di imboccarla, da parte dei ciclisti, contromano. La pista partirà dal parco Vintola, sfiorerà via Weggenstein per poi inserirsi in via Cavour e proseguire fino a vicolo San Giovanni. Sarà in un solo senso di marcia, verso il vicolo, appunto. Mentre nell'altro senso le bici continueranno ad usare la strada ordinaria. I lavori sono iniziati ieri e, secondo l'agenda messa a punto dal Comune, si concluderanno tra due mesi. Costo complessivo dell'opera (circa 250 metri) 63.124 euro. Infine Ponte Adige. "Si tratta di un tratto a cui teniamo molto perché ci collega a tutta la rete esterna e offre un'alternativa concreta alle auto" dice Maria Laura Lorenzini. Qui il percorso toccherà il ponte per Appiano per poi sfruttare la riva destra del fiume e connettersi con ponte Adige. "Capisco le esigenze degli automobilisti - insiste l'assessora - ma questi non possono protestare per le code e poi usare sempre e comunque l'auto. E' un gatto che si morde la coda: senza l'impiego di bici e mezzi pubblici le strade saranno sempre colme di traffico. Perché le strade non si possono moltiplicare all'infinito, soprattutto dentro la città. E il resto, cioè le tangenziali, non tocca al Comune costruirle, ma alla Provincia”. E qui la Lorenzini ricorda che è addirittura nel pum, il piano urbano della mobilità di vent'anni fa, che erano state previste le varianti. Poi mai realizzate. In attesa dello sblocco dei fondi, dunque, anche l'intensificazione della rete ciclabili darà, per il Comune, respiro alla viabilità e costituirà un'alternativa estremamente funzionale. (p.c.)













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