Monte Elmo-Croda Rossa, i Verdi all’attacco

Il collegamento bloccato dal Tar ora si ripresenta con le variazioni: «Non accettiamo questi giochetti»



SESTO. L'iter provinciale per il "nuovo" progetto di collegamento fra il Monte Elmo e la Croda Rossa, che secondo il parere degli avvocati della società impiantistica e, evidentemente, anche della Provincia, ha sostituito completamente il "primo" progetto, cioè quello per cui il Tar ha disposto il blocco dei lavori fino a dicembre 2013, data del giudizio di merito, si è concluso con le recenti approvazioni da parte delle Commissioni provinciali.

Di conseguenza a Sesto si è immediatamente annunciato il prossimo inizio dei lavori, che vorrebbero unire Monte Elmo alla Croda Rossa, sci ai piedi, già dalla prossima stagione invernale. Un annuncio che ha scatenato l'immediata reazioni degli ambientalisti altoatesini, da sempre schierati al fianco della Lista civica di Sesto contro il progetto, sia per i giudizi di rischio idrogeologico che di distruzione di un ambiente flora faunistico ancora intatto.

Mentre già lunedì, l'avvocato Rudi Benedikter richiesto di un parere dalla Federazione dei Protezionisti altoatesini, ha ribadito pubblicamente che, a suo giudizio, il blocco dei lavori imposto a suo tempo dal Tar per il primo progetto è "tuttora valido ed efficace, in quanto solo nel corso del giudizio di merito del prossimo dicembre il Tribunale si esprimerà sulla legittimità delle variazioni al piano provinciale degli impianti di risalita e delle piste da sci, impugnate dagli ambientalisti, e che rappresentano il primo presupposto per la realizzazione di un "qualsiasi" collegamento", anche i Verdi provinciali, con una nota a firma di Brigitte Foppa e di Hanspeter Niederkofler, contestano le sopravvenute posizioni della società impiantistica Sextner Dolomiten, che ha annunciato l'inizio dei lavori.

«Nonostante un giudizio amministrativo pendente ed una disposizione di blocco dei lavori, sottoscritta dal presidente del Tar - sottolineano i due esponenti dei Verdi - il direttore generale della Sextner Dolomiten SpA Mark Winkler non fa mistero dell'intenzione della società di dare quanto prima inizio ai lavori, annunciando inoltre con una nota di ironia la possibilità aperta a tutti gli sciatori di poter ammirare dal prossimo inverno, con gli sci ai piedi, uno degli scorci di natura più intatta di Sesto Pusteria. In realtà la politica degli impiantisti si rivela abbastanza chiaramente: ad ogni successo degli ambientalisti e degli oppositori dei loro progetti di espansione, la società impiantistica ha risposto con una "variante" volta a rimescolare le carte in tavola. Non ci prestiamo a questi giochetti e siamo al fianco della Lista civica di Sesto nel pretendere con forza il rispetto delle disposizioni del Tar». (adp)













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