Monumento alla tecnica per i 100 anni della funivia

L’installazione artistica è stata sistemata all’ingresso del Comune di Lana. Ritrae una fune con la cabina dell’impianto che risale agli anni Cinquanta


di Ezio Danieli


LANA. La comunità di Lana dice grazie per il lungo servizio della funivia che sale verso Monte San Vigilio. Lo ha fatto, l'altra sera, in occasione dei 100 anni dell'impianto a fune. Intanto gli ha dedicato, all'ingresso della cittadina, un monumento della tecnica, poi nella zona pedonale Gries ha esposto una serie di immagini di San Vigilio e della funivia.

Ha quindi fatto pubblicare un interessante libro con curiose fotografie e quindi ha dedicato, all'anniversario, una cerimonia. Che, proprio a Monte San Vigilio, ha visto la partecipazione del presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder, del sindaco Harald Stauder e di diverse autorità sia comunali che provinciali.

Nei vari interventi che si sono succeduti, dal governatore altoatesino al primo cittadino fino a Wilfrida Mitterer del Curatorium per i beni culturali altoatesini, è stata sottolineata l'importanza della funivia che è da considerare, giustamente, come un'opera pioneristica, meritevole quindi di grande attenzione e non soltanto perchè svolge il servizio da ben cento anni.

Sono state poi evidenziate le migliorie tecniche apportate nel tempo, tanto che ora l'impianto a fune è da considerare moderno, oltre che sicuro ovviamente. Il sindaco Harald Stauder ha ribadito, per l'ennesima volta, che la funivia è la storia della tecnica di Lana e che a San Vigilio nessun mezzo a motore circolerà, nonostante le pressioni in tal senso che risalgono a tanti anni fa.

Una volta a valle, nel piazzale nei pressi della stazione, c'è stata una festa con la (gradita) degustazione di specialità gastronomiche e buona musica. Poco dopo le 8, all'ingresso di Lana, è stato inaugurato il monumento alla tecnica: l'installazione è costutuita da due grandi pali a forma di V leggermente ruotati su se stessi che reggono, su una fune, una cabina della funivia che risale agli anni Cinquanta.

L'opera d'arte - curata dal Curatorium con la collaborazione della società funivie Monte Ivigna, del Comune e delle ditte Moosmaier, Doppelmayr e Stahlbau Pichler di Bolzano - resterà, all'incrocio fra la statale delle Palade e la provinciale che sale in val d'Ultimo «come un segno di gratitudine di Lana per chi, cento anni fa, ha realizzato la funivia e per il servizio che finora ha svolto questo impianto a fune di cui siamo orgogliosi», ha detto il sindaco prima dell’inaugurazione che è stata accompagnata dal suono della banda e da una folta partecipazione. Per celebrare degnamente l’evento il Curatorium ha pubblicato un opuscolo (gratuito) che può essere richiesto all'ufficio funivie della Provincia.

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