Mostra vini, in scena la qualità dell’Alto Adige
Inaugurata la kermesse a Mareccio: 40 cantine e 200 etichette da degustare Successo per i presidi Slow Food. Oggi protagonisti Hintner, Giavedoni e Nesler
BOLZANO. Grande successo per l’inaugurazione della 94esima mostra dei vini di Bolzano che torna dopo un anno di interruzione a segnare l’avvio della nuova stagione del vino altoatesino. Una edizione speciale, come hanno sottolineato un po’ tutti i presenti, a partire dal Josephus Mayr della cantina Unterganzner di Santa Maddalena che è stato tra i maggiori promotori del ritorno della antica manifestazione. Tra le 40 cantine presenti con oltre 200 vini in degustazione, un gran numero di aziende provengono proprio da Bolzano che in Alto Adige rappresenta circa il 10 per cento della superficie vitata con 500 ettari di magnifici vigneti. Hemut Rizzolli, presidente della fondazione Castelli, ha sottolineato che da sempre, come Venezia era circondata e costruita sull’acqua, di Bolzano si diceva che navigasse sul vino. A rimarcare il ruolo di bacco nell’economia cittadina. Molte le iniziative organizzate per sottolineare il legame della città con il vino, a partire, ieri dal laboratorio del gusto tenuto dal curatore della guida Slow Wine, Fabio Giavedoni, che ha affrontato il tema dei vini a base di uva schiava. Il vino delle famiglie, il bicchiere quotidiano che ha accompagnato la vita di tutti i giorni degli altoatesini. Un vino però capace di sorprendere e di lasciare stupefatti per la sua eleganza e tenuta nel tempo quando vinificato secondo i canoni della qualità.
Ieri è stato anche il giorno di Slow Food che ha accompagnato la mostra con i suoi presidi. Quelli del formaggio in primo luogo che sono stati protagonisti non solo del piccole mercato allestito a Castel Mareccio ma anche di degustazioni e racconti. Un viaggio interessante nel mondo del formaggio fatto come una volta. Poi i grandi piccoli produttori di speck artigianale. Carlo Nesler con le sue preziose verdure fermentate, che risalgono alla notte dei tempi. Poi naturalmente tanto vino che è il tema centrale dell’evento.
Tra i 40 produttori presenti, oltre alle numerose cantine di Bolzano, anche tanti produttori del resto della provincia provenienti da tutti i distretti provinciali. Anche dalla Valle Isarco che questa mattina sarà protagonista di alcune interessanti esperienze degustative con la sua produzione di nicchia che offre vere e proprie perle enologiche come il grüner Veltliner e il Kerner. Saranno loro aD accompagnare i racconti di Harald Gasser il contadino che nel suo piccolo orto coltiva centinaia di verdure antiche per i grandi chef e gli appassionati. Non a caso, alle 11, ci sarà con lui un grande cuoco come Herbert Hintner. Alle 16 invece toccherà a Carlo Nesler con i suoi cibi fermentati ricchi di sapore e vita. Continueranno anche le degustazioni verticali di sauvignon e alle 18 il laboratorio di Fabio Giavedoni che analizzerà un altro grande vino altoatesino che ha reso famosa la città di Bolzano negli ultimi 20 anni il Lagrein. Ingresso come sempre popolare di 5 euro e 1 euro da degustazione o 20 euro per tutti i vini. 7 euro per il laboratori Slow food. Oggi e domani dalle 10 alle 23.