SAN MARTINO IN PASSIRIA. La Banca d'Italia, al termine di un'ispezione ordinaria alla fine dello scorso anno sulle modalità di gestione della banca, ha sanzionato i dirigenti della Cassa Raiffeisen di San Martino in Passiria per 63.738 euro. La decisione del direttorio della Banca d'Italia - firmata dal direttore generale Fabrizio Saccomanni - è stata pubblicata recentemente sul bollettino di vigilanza dell'istituto centrale di via Nazionale a Roma. In particolare si tratta dell'esito di una dettagliata ispezione compiuta alla fine dello scorso anno sulla gestione dell'istituto di credito dell'Alta Val Passiria e che ha evidenziato una serie di irregolarità in particolare nelle modalità organizzative e nei controlli interni da parte dei membri del consiglio di amministrazione, ma anche carenze nei controlli da parte dei componenti del collegio sindacale, carenze anche nell'istruttoria, erogazione, gestione e controllo del credito da parte del cda e del direttore e, infine, violazioni della normativa in materia di contenimento del rischio e omessa segnalazione di grandi rischi.

E così in tutto la sanzione amministrativa finale - che è carico dei nove dirigenti, ma in solido con l'istituto bancario - ammonta complessivamente a 63.738 euro suddivisa fra i membri del consiglio di amministrazione Albert Pichler, Anton Pichler, Walter Fleischmann, Karl Josef Heel e Arthur Pabst; ma anche del direttore dell'istituto Walter Pichler - chiamato da solo a pagare 7.082 euro - e dei componenti del collegio sindacale Rudolf Reich, Manfred Ennemoser e Otto Gufler. Per il piccolo istituto di credito valligiano una doccia fredda che ha portato alla luce una serie di carenze gestionali che per altro gli amministratori si sono già impegnati a superare anche grazie ai servizi e all'assistenza fornita dalla Cassa centrale cooperativa. La vicenda non mancherà in ogni caso di essere oggetto della prossima assemblea dei soci.

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