Multe archiviate, parte una denuncia alla Corte dei conti

Appiano, l’ha presentata il sindacalista Maurizio Albrigo «A mio avviso l’omissione d’atto d’ufficio ci sta tutta»


di Alessio Pompanin


APPIANO. Adesso pare davvero diventata, come si suol dire, una questione di principio. Perchè nessuno ha mai messo in dubbio la buona volontà iniziale, da parte del Comune di Appiano, di incassare tutte le multe verbalizzate dai suoi vigili, e dunque anche quelle a vetture di cittadini stranieri; ma se è vero che l’impresa non è facile (e nel caso specifico rischia di costare più di quanto il Comune dovrebbe incassare) è anche vero che ai residenti, e in generale agli italiani, un po’ la cosa dà fastidio... E allora Maurizio Albrigo, sindacalista Femca Cisl da sempre attento anche ai rapporti fra cittadini e... Codice stradale, non molla: e ha presentato una denuncia alla Corte dei conti, per far procedere l’iter di incasso anche per quelle multe date ormai per archiviate senza introiti.

«La decisione del Comune - sottolinea Albigo - mi pare che non rispetti alcuna base morale e norma di diritto, visto che vengono salvati dall’onere del pagamento della multa coloro che trasgrediscono le regole del Codice della strada mentre si tartassano senza indugio cittadini che hanno solo la “sfortuna”, in questo caso, di risiedere in questo Stato. Per questo ho deciso di denunciare il fatto alla Corte dei conti e segnalarlo al Commissariato del Governo, richiedendo, ove ravvisassero un reato penale, e a mio avviso l’omissione d’atto d’ufficio ci sta tutta, di intervenire a carico dell’amministrazione comunale».

Secondo Albrigo bisogna «dire basta a questi trattamenti di disuguaglianza fra cittadini che hanno commesso la stessa infrazione, e gli organi competenti devono intervenire per bloccare simili omissioni d’ufficio».

Come si ricorderà, i verbali per cui si è rinunciato a proseguire con il tenativo di incasso sono stati elevati a cittadini slovacchi, della Spagna, della Cechia, della Romania, germanici e austriaci.

«Ricordo sempre - aggiunge Albrigo - che ove dovessimo incappare in Austria a un blocco della polizia per un controllo e venisse emesso un verbale, le regole sono rigide: o paghi immediatamente la sanzione oppure non prosegui. Qui invece la si fa franca… Allora viva l’Italia e la disparità di applicazione di norme che dovrebbero essere universali».

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