Muore in auto nella notte Il pm ha disposto l’autopsia
L’uomo è stato trovato privo di vita ieri nel parcheggio di un ristorante a Terento Domenica sera si sarebbe ferito rovinando a terra. In base alle prime informazioni avrebbe bevuto troppo
BOLZANO. Per alcune ore si è pensato ad un vero e proprio “giallo”. Poi il dramma relativo ad un uomo trovato privo di vita all’interno della sua auto parcheggiata davanti ad un ristorante di Terento è stato chiarito, almeno parzialmente. L’inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore Axel Bisignano che ha comunque disposto l’autopsia sul corpo della vittima per fugare ogni possibile dubbio. L’accertamento necroscopico è fissato per questa mattina a Brunico. Una prima valutazione su quanto avvenuto c’è però già stata da parte degli inquirenti. I carabinieri della zona hanno infatti inviato un’ informativa alla Procura della Repubblica segnalando che un cittadino della zona (di Terento per la precisione) era stato trovato ieri mattina privo di vita all’interno della sua auto in u n parcheggio davanti ad un ristorante. L’uomo, di cui non diffondiamo le generalità, aveva perso sangue da un orecchio. I successivi accertamenti hanno permesso di rintracciare un testimone che ha raccontato di essersi imbattuto nella vittima la sera di domenica. L’uomo era a terra sul ciglio della strada comunale. Sarebbe caduto in quanto completamente ubriaco. Una circostanza, questa, che ha trovato conferma dagli accertamenti degli stessi carabinieri. L’uomo era stato notato in vari bar della zona nei quali sostanzialmente avrebbe trascorso tutta la giornata di domenica ubriacandosi sino al punto da non stare più in piedi.
Invece che chiedere aiuto l’uomo avrebbe cercato di raggiungere da solo l’auto parcheggiata nei pressi di un ristorante ma non ce l’avrebbe fatta. Privo di forze e completamente annebbiato dall’azione dell’alcol, l’uomo sarebbe caduto a terra procurandosi una seria lesione interna. Nessuno si sarebbe accorto di quanto stava accadendo. Solo un conoscente, come detto, lo avrebbe trovato poco dopo, prestandogli soccorso. La vittima avrebbe però rifiutato di essere accompagnato a casa sostenendo che non intendeva farsi vedere dai familiari in quelle condizioni. Il teste ha dunque raccontato ai carabinieri di aver accompagnato la vittima alla sua auto nella prospettiva che l’uomo, dopo qualche ora, sarebbe stato in grado di tornare a casa con le sue forze. «L’ho caricato in macchina e mi sono accorto che si era subito addormentato» ha raccontato il soccorritore ai carabinieri. In realtà l’uomo ubriaco sarebbe passato in poche ore dal sonno alla morte per effetto di una grave emorragia interna provocata dalla caduta precedente. (ma.be.)
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