Museo civico, Rosani vince il concorso e diventa direttore

Alla giunta comunale il compito di ratificare la graduatoria Dopo 10 anni di cantiere Palazzo Mamming aprirà a maggio



MERANO. Il presidente della biblioteca Tiziano Rosani sarà il nuovo funzionario comunale destinato ad accompagnare per i primi due anni il museo civico di palazzo Mamming, la struttura che dopo dieci anni di cantiere aperto sarà inaugurata il prossimo maggio.

Rosani è stato dichiarato primo nella graduatoria finale stilata dalla commissione interna comunale composta dalla direttrice dell'ufficio personale Petra Notdurfter, dall'ex direttore del museo Elmar Gobbi e dall'esperto esterno Silvia Spada.

In venti avevano presentato domanda per quel posto, due erano stati esclusi per mancanza dei requisiti, ma dei diciotto rimasti in corsa solamente in nove si erano presentati all'appuntamento con la prova.

Di questi in sei hanno superato l'esame. In cima alla graduatoria, con 83 dei cento punti disponibili è stato inserito Tiziano Rosani. Toccherà ora alla giunta comunale ratificare il lavoro della commissione e dare il via libera all'assunzione a termine del nuovo ottavo livello.

Ad attendere Rosani, conosciuto nel mondo culturale sia per il ruolo ricoperto in biblioteca che per aver fondato la «Fabbrica del tempo», c'è un compito non indifferente, ovvero quello di dare vita a un museo civico che deve raccontare la storia di Merano ma non solo, ma che anche deve scontare la inevitabile concorrenza di strutture avviate come il Touriseum, il museo della donna e altre attrattive storico culturali presenti in città.

Quando Tiziano Rosani sarà chiamato a guidare il debutto del museo dovrà valutare se rimanere alla guida della sezione italiana della biblioteca nel ruolo di presidente.

Nelle settimane che avevano preceduto l'avvio del concorso in municipio e anche in giunta era stata sollevata una polemica per l'inserimento in pianta organica di una nuova posizione dirigenziale, quando ne esistono diverse senza incarico ufficiale.Alcuni avevano anche sostenuto che anziché un funzionario comunale, alla guida del museo in fase di lancio sarebbe stato opportuno posizionare un manager esterno, capace di avere o cercare quei contatti necessari a far conoscere la struttura nel mondo della cultura nazionale e internazionale. (rog)

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