Mussner in aiuto di Rösch sul caso del Touriseum

L’assessore provinciale smonta i sospetti sul primo cittadino (allora direttore) di aver favorito il padre della sua compagna nell’affitto di un magazzino a Lana


di Giuseppe Rossi


MERANO. Per replicare alla interrogazione del consigliere provinciale Andreas Pöder ci sono voluti tre mesi, ma il contenuto della risposta dell'assessore provinciale Florian Mussner smonta i sospetti che in campagna elettorale avevano coinvolto il sindaco Paul Rösch.

Al centro della contesa, a quel tempo politica, l'affitto di un deposito a Lana per ospitare oggetti e pubblicazioni del Touriseum, il museo creato dentro il Trauttmannsdorf diretto da Paul Rösch. Il magazzino dal 2000 al 2012, proprietà del padre della compagna di Rösch, avrebbe fruttato al proprietario 368 mila euro di canone di locazione. In campagna elettorale prima, Andreas Pöder poi con una interrogazione, si era chiesto se il contratto fosse stato opportuno visto il rapporto esistente tra l'allora direttore e il proprietario del deposito di via Palade a Lana.

Secondo l'assessore provinciale Florian Mussner pare che tutto sia stato svolto in maniera corretta. Una stima affidata agli uffici provinciali il 25 giugno scorso afferma che il prezzo concordato era ammissibile e che a Merano tra il 1999 e il 2000 un deposito simile sarebbe costato il 20% in più. A quel tempo, dall'archivio dei musei provinciali, risulta che fossero state effettuate altre due richieste di disponibilità: la prima al deposito Riedling presente in piazza del Grano, alla fine risultato troppo piccolo, la seconda alla cantina Torggler lungo la variante per Scena, ma in questo caso i proprietari si erano dichiarati non interessati alla stipula di un contratto.

Secondo quanto dichiarato dall'assessore Florian Mussner nella risposta alla interrogazione del consigliere provinciale Andreas Pöder il deposito scelto a Lana era adatto perchè raggiungibile in appena 10 minuti dal Touriseum e dotato di rampe e parcheggio oltre che di condizioni climatiche ideali per il manutenimento di oggetti museali e pubblicazioni.

Un affare in piena regola, insomma. Nel 2010 poi il contratto in scadenza venne rinnovato per tre anni per due ragioni.

La prima dovuta al cambio dell'inquilino (il Touriseum è entrato a far parte dell'azienda speciale musei provinciali), la seconda legata al progetto di creazione di un deposito unico, trovato nel 2012 all'ex Boday di via Kuperion. Nel 2013 il contratto d'affitto è stato chiuso proprio per il trasferimento dei beni dei Touriseum nel deposito centralizzato dell'Azienda speciale musei provinciali.

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