Mutui casa, in tre mesi sono saliti del 31,3%

Alto Adige primo in Italia: da marzo a giugno spesi 81 milioni (circa 300 milioni l’anno). La Fiaip: «Banche meno rigorose»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Il settore immobiliare in Italia continua a soffrire, mentre in provincia il dato è assolutamente in controtendenza. Lo si evince dal volume dei mutui erogati, che nel secondo trimestre del 2013 è cresciuto del 31,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per la cronaca non si registravano dati positivi dalla metà del 2011, segno tangibile di una ripresa che sta arrivando, probabilmente prima che altrove.

Il giro d’affari nel trimestre. In soldoni: in Alto Adige sono stati erogati nell’ultimo trimestre considerato volumi per 80,89 milioni di euro, mentre a Trento nello stesso periodo si è arrivati a 95,2 milioni con un incremento però inferiore (18,8% contro il 31,3%). Restando a livello regionale si registrano dati positivi per tutto il Trentino Alto Adige (+24,2%), che è addirittura al primo posto, seguito da Emilia Romagna (+16%) e Molise (+7,9%), mentre altrove ci si imbatte solamente nel segno meno. Per capire quale sia il trend nel resto del Paese basta dare un'occhiata alle percentuali delle erogazioni nelle varie macroaree: nel Nord-Est (dove siamo inseriti anche noi) sono stati elargiti 1.399 milioni con un calo del 4,8%, nel Nord-Ovest del Paese sono stati concessi mutui per 2.028 milioni (-15,4%) ma al Centro (-13,7), al Sud (-32%) e nelle isole (-30,4%) la situazione è ancora più critica.

Il business annuo. La crisi - come fanno notare gli immobiliaristi altoatesini - non è comunque alle spalle. Lo testimonia l'andamento delle erogazioni degli ultimi dodici mesi considerati, dal luglio 2012 mal giugno 2013. In questo caso la nostra regione mostra una variazione negativa pari al 7,8% per un controvalore perso su base annua di 51,63 milioni. In un anno sono stati erogati volumi per 608,39 milioni, che collocano la nostra regione all'undicesimo posto in Italia. Secondo i dati della Banca d'Italia Bolzano e Trento, sul totale nazionale, pesano peraltro solamente il 2,72%.

Il raffronto. Per valutare la portata degli ultimi dati diffusi dalla Banca d'Italia basta dare un’occhiata al calo delle erogazioni registrato dal terzo trimestre 2011 in poi: nel 2011 c'erano stati un -13,4% e un -7,1%, nel 2012 un -55,5%, seguito da -40,2%, -6,5% e -16,1% e, nel 2013, un -3,7%. La ripresa, quella vera, sembra essere ormai alle porte.

Delle 110 province analizzate dall’ufficio studi di Tecnocasa in base ai dati forniti dalla Banca d’Italia solamente 18 hanno evidenziato un aumento delle erogazioni rispetto a quanto rilevato nel secondo trimestre 2012. La prima di queste, Belluno, ha erogato il 126% in più; raddoppiano i volumi erogati Barletta-Andria-Trani. Incrementi molto positivi per Monza-Brianza e Bolzano (+40% e +30% circa a testa), interessanti anche per Trento ed Enna (+20% e +10% circa). Maglia nera per Carbonia-Iglesias, che ha perso il 70% dell’erogato.

Gli importi dei mutui. La vera difficoltà per chi compra casa è ottenere un finanziamento sufficiente per concludere l’affare. «Due i limiti - spiega il delegato provinciale della Fiaip -: il 50% è meglio averlo già in tasca e la rata non può superare un terzo di quanto si guadagna al mese. Questa mini-ripresa è dovuta anche al fatto che alcune banche, come Bnl, hanno allargato i cordoni della borsa e sono meno rigorose. I tassi di interesse oscillano mediamente tra il 4 e il 5 per cento a seconda che si opti per il tasso fisso o il tasso variabile».

Resta da capire se si tratti o meno di una ripresa vera, destinata a durare nel tempo. «Dobbiamo aspettare - conclude la Fiaip - almeno la fine dell’anno». Il ticket medio dei mutui è di 108 mila e 800 euro, in lieve calo rispetto al trimestre precedente, quando era di 111.700 euro.

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