Mutui: scegliendo bene si risparmia molto 

Differenze di decine di migliaia di euro fra una banca e l’altra. I consumatori: «Ma in Alto Adige manca la trasparenza»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Mutui e banche, a detta dei Consumatori manca trasparenza e, soprattutto, ci sono differenze esagerate fra una banca e l’altra. Confrontando i mutui da 100 mila euro, il Ctcu ha scoperto che ci possono essere variazioni anche di decine di migliaia di euro nel pagamento degli interessi.

Nel confronto periodico svolto dal Ctcu, «solo una fra le sedici banche contattate (tutte per posta certificata) si è degnata di fornire alla stessa associazione i dati aggiornati delle condizioni per i mutui prima casa applicate sulla piazza di Bolzano». Una seconda «ha risposto addirittura che non desiderava essere più oggetto del confronto. Con buona pace di chi chiede, da sempre, trasparenza al mercato».

A mali estremi, dunque, estremi rimedi. «Essendo impensabile lasciare i consumatori, clienti delle banche, senza una seppur vaga idea sulle condizioni offerte dagli istituti bancari locali», il Ctcu ha fatto quindi ricorso alle informazioni pubblicate dalle banche sui propri siti, per adempiere agli obblighi informativi imposti dalla vigilanza di settore (Banca d'Italia). Anche qui però è sorto un problema: «Le banche, soprattutto quelle locali, rispettano sì tale obbligo, ma solo formalmente». Infatti le informazioni pubblicate sono sempre quelle riferite al “peggior cliente immaginabile”, e «non sembrano aver molto a che fare con le condizioni dei mutui realmente stipulati nella nostra provincia».

Un esempio? Facendo la media dei tassi nominali applicati secondo i fogli informativi esaminati, per un mutuo di 100.000 euro con durata 10 anni a tasso fisso, la stessa risulta corrispondere a 4,031%, mentre il supplemento “Plus 24” del Sole 24 Ore, in una recente rilevazione, per un mutuo di 150.000 euro con durata sempre 10 anni e tasso fisso, riferisce una media dei tassi nominali di 1,041%.

Tutt'altra cosa invece per talune delle grandi banche nazionali confrontate: «Sui loro siti si trovano informazioni abbastanza vicine alla realtà, e che possono fungere, quindi, da base di confronto per una prima informazione nel processo di scelta di un mutuo». Scelta economica questa, serve sottolinearlo, «che comporta in genere un forte impatto sulla situazione finanziaria delle famiglie interessate alla stipula di un mutuo, per molti anni, addirittura per decenni».

Prendendo quindi le informazioni worst case (caso peggiore) e quelle delle banche nazionali per così dire più realistiche, gli importi delle rate prospettate per mutui, fissi e variabili, di 100.000 euro, per durate di 10 e 20 anni, e moltiplicandoli per il relativo numero di mesi, si arriva a una tabella, che gli esperti non osano comunque definire panoramica. Come si nota dall'ultima riga, che riporta le differenze fra il miglior e il peggior mutuo come rilevato, si potrebbero risparmiare dai 28mila ai 61mila euro, a parità di importo chiesto in prestito e durata del mutuo. Una forbice di differenza che difficilmente troverà riscontro nella situazione reale.

Ai consumatori che si accingano ad accendere un mutuo i consumatori non possiamo in definitiva che dare lo spassionato consiglio di rivolgersi a quegli istituti bancari che sembrano avere più a cuore l'informazione trasparente. Come capirlo? In modo molto semplice: «Le banche che desiderano informare in modo trasparente non hanno difficoltà a consegnare ai loro potenziali clienti il preventivo di mutuo sul cosiddetto Esis, un modello standardizzato che facilita di molto il confronto fra le singole offerte. «Modello che, conclude il Ctcu, «come ci riferiscono moltissimi consumatori che si rivolgono ai nostri sportelli, le banche locali sembrano ignorare del tutto, anche se è previsto da uno specifico codice di condotta europeo a cui quasi tutte le banche hanno aderito».

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