Nasce l’alleanza degli chef bolzanini: «L’alta cucina è qui»

Da quattro ristoranti parte la sfida agli “stellati” delle valli Melis, Baroni, Astuto e Bernardi: «Basta snobbare la città»


di Angelo Carrillo


BOLZANO. I Cavalieri che fecero l’impresa, che in realtà sono cuochi. Quattro. Giovani e molto motivati. L’impresa poi, che è stata presentata ieri sera al Laurin, qualcosa di eroico lo ha davvero: scommettere sulla ristorazione di qualità in una delle “piazze”, quella cittadina, più difficili dell’Alto Adige dove molti cuochi altrettanto talentuosi hanno già fallito in passato. Nelle vallate piovono le “stelle”, mentre il capluogo rimane da (troppo tempo), escluso dalle tappe altoatesine dei buongustai. Ma adesso l’aria è cambiata. È partita la sfida degli “urban restaurants” (i ristoranti cittadini), agli “stellati” sparsi dalla Val venosta alla Badia. Le premesse per innalzare stabilmente il livello della cucina a Bolzano (e farcela rimanere) ci sono tutte.

Quattro ristoranti che negli ultimi anni hanno fatto molto parlare di sè, riuniti per una inconsueta iniziativa comune. Manuel Astuto, lo chef executiv del ristorante Laurin, Marc Bernardi della Löwengrube, Mattia Baroni di Castel Flavon e, naturalmente Claudio Melis, lo chef che dalle stelle della Val Badia, dopo una lunga esperienza all’estero è tornato a Bolzano prendendo in mano con grande successo il ristorante Kaiserkron gestito dalla famiglia Wieser. È Claudio Melis il nuorese adottato dall’Alto Adige a parlarci per primo del progetto che sta partendo in questi giorni: «A Bolzano non si deve più poter parlare di ristorazione mediocre - esordisce –: l’obietto dei quattro ristoranti che si sono riuniti nell’associazione, “On the Table-Cucina in Movimento” è quello di dare una nuova immagine alla gastronomia cittadina».

L'alleanza degli chef bolzanini: sfida agli "stellati" delle valli

Li chiamano già i 4 cavalieri della tavola. Sono gli chef manuel Astuto (Laurin), Marc Bernardi (Loewengrube), Mattia Baroni (Castel Flavon) e Claudio Melis (Kaiserkron). La sfida? Rilanciare l'alta cucina a Bolzano, spesso "snobbata" dagli appassionati che preferiscono i ristoranti stellati delle valli altoatesine. Video: Carrillo/Groppo

Un fenomeno in realtà già in atto da qualche anno grazie a Manuel Astuto che ha riorganizzato le cucine del Larin restituendogli una dignità gourmet certamente, ma anche un’anima golosa, che mancava da tempo. Poi c’è Marc Bernardi che insieme al team della Löwengrube ha scommesso sulla possibilità di trasformare la storica osteria di piazza Dodiciville da fumoso ritrovo per forti appetiti e allegre bevute in un locale dove il dio Bacco fosse degnamente celebrato sia nel bicchiere che nel piatto. Scommessa portata avanti con coerenza e certamente vinta, quantomeno fio ad ora. Poi uno di quei palcoscenici incantanti che farebbero la gioia di qualsiasi ristoratore ma che non ha sempre avuto vita facile. Castel Flavon dove il giovane Mattia Baroni ha progressivamente elevato la proposta gastronomica trasformando il maniero in un bel ritrovo gourmet. Ma la sfida dei quattro cavalieri della tavola non finisce qui: «Vogliamo portare la battaglia sul territorio – spiega sempre Claudio Melis – sfidare sul campo quei bei ristoranti sparsi sul territorio che fino ad ora hanno avuto quasi l’esclusiva dell’alta cucina». Questa supremazia è finita, a sentire i quattro cuochi di Bolzano e, pur con le debite differenze, ormai non si può più dire che a Bolzano non si mangia bene. «Anzi - spiega ancora Melis – noi siamo diversi perché lavoriamo con numeri e situazioni differenti».

In primo luogo la clientela business per cui i ristoranti propongono menu calibrati, meno costosi a mezzogiorno, concentrandosi sull’offerta gourmet soprattutto alla sera. Ma proprio qui sta la sorpresa «perché la bellezza di Bolzano dci permette di offrire e organizzare anche insieme all’azienda di soggiorno di Bolzano dei piacevoli tour gastronomici».

Già a partire da luglio infatti verrà organizzato un giro dei quattro ristoranti che prepareranno ciascuno un loro piatto per un menu completo e suggestivo attraverso le zone più belle della città. Compresi i calci di vino, con 105 euro ci potrà gustare cena e tour cittadino. Trasformare Bolzano in una meta gastronomica. Un’impresa. Ma nulla sembra impossibile per i 4 cavalieri della tavola di Bolzano.













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