Nascite in aumento: il reparto di maternità non teme tagli

Parti cresciuti del 6% e i maschietti battono i fiocchi rosa Il direttore: «Siamo ampiamente sopra la soglia minima»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Continua il trend positivo della nascite a Bressanone e in bassa valle d'Isarco. Nel corso del 2012 infatti, nel nosocomio brissinese sono stati contati ben 765 lieti eventi a confronto dei 479 del nosocomio di Vipiteno. Per l'ospedale della città vescovile si tratta di un dato importante perché sottolinea come l'aumento della popolazione sia una costante, con un valore di più 45 nati rispetto al 2011. Per quello che concerne i maschietti nati nel 2012 sono saliti a quota 388, esattamente 10 elementi in più delle femminucce che si sono fermate a quota 377. Dati questi che hanno permesso alla popolazione brissinese di infrangere il muro dei 21 mila abitanti con un totale di 10.863 donne e 10.137 uomini.

Uno dei dati che salta maggiormente agli occhi è quello legato alle nascite nel mese di aprile 2012 che hanno raggiunto la quota record di 70. La fascia d’età delle mamme più rappresentata va dai 30 ai 35 anni , per un totale di 300 donne. Scendono invece a 70 donne le mamme che hanno partorito in una fascia di età fra i 18 ed i 14 anni mentre salgono a quota 87 le neomamme che hanno dato la luce il loro pargolo in una età compresa fra i 28 ed i 29 anni di età. Infine, solo una mamma ha partorito con una età inferiore ai 18 anni mentre le nascite dei bambini extracomunitari è risultato in leggera diminuzione attestandosi all'8% dei nuovi nati nell'anno appena trascorso.

«Siamo molto soddisfatti di questa continua crescita nel nostro complesso sanitario», ha commentato il direttore del Comprensorio sanitario, Siegfried Gatscher, specificando come i futuri tagli alla sanità non dovrebbero riguardare in alcun modo il complesso sanitario locale che, proprio in questi mesi si sta ulteriormente ampliando grazie alla conclusione dei lavori per la realizzazione della nuova ala sud. «Dobbiamo ancora valutare quali sono gli orientamenti da parte dell'assessorato dell'Azienda per poterci confrontare correttamente su quali potranno essere i futuri tagli nel campo della maternità, sempre se ci saranno. È ancora troppo presto per dire quale sarà il futuro dei nostri nosocomi in questa direzione. La cosa certa è che abbiamo un limite minimo prestabilito di nascite sia per il nosocomio vipitenese che per quello di Bressanone. Stando ai dati attuali di quest'anno però, siamo largamente al di sopra di questa soglia e allo stato attuale quindi non vi sono pericoli di chiusura o limitazioni di reparto».

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