Natale: donato al Papa e acceso in Vaticano l'albero in arrivo da Bressanone

Il Santo Padre ha accolto la delegazione altoatesina giunta in Vaticano per la cerimonia di accensione dell'albero. Udienza privata con il governatore Durnwalder. A Ratzinger la cittadinanza onoraria di Naz Sciaves



CITTA' DEL VATICANO. Un simbolo che ''arricchisce il valore simbolico del presepe'' e che assieme all'icona di Betlemme parla al mondo di speranza e di pace. Sono i pensieri con i quali Benedetto XVI ha parlato questa mattina dell'Albero di Natale inaugurato e acceso in Piazza San Pietro.

In quest'ocasione il governatore Luis Durnwalder è stato ricevuto in udenza privata con il Santo Padre. Alto oltre 90 metri, l'abete proviene dall'Alto Adige ed è stato consegnato idealmente al Papa da una delegazione locale di circa 300 persone, accolta in Vaticano.

Tagliato ''senza arrecare danno'' al bosco in cui era cresciuto - ai 1500 metri di una tenuta nei pressi di Luson, comune di 1500 abitanti in Provincia di Bolzano - l'albero di Natale di 5 tonnellate di peso e di 26 metri di altezza che fronteggia la basilica vaticana verra' inaugurato nel pomeriggio dal presidente del Governatorato della Città del Vaticano, il cardinale Giovanni Lajolo.

Accogliendo la delegazione sudtirolese con un lungo preambolo in lingua tedesca, il Papa ha ringraziato i presenti anche per aver portato a Roma, ''i costumi tradizionali, la musica natalizia e le specialita' gastronomiche locali'' della loro ''meravigliosa terra''.

Citate e apprezzate dal Papa le ''stelle di paglia'', realizzate dalle donne di Bressanone, che sono, ha detto, ''un elemento tipico della tradizione dei Paesi di lingua tedesca per l'addobbo dell'albero di Natale''. Ma un grazie ancor più sentito, Benedetto XVI lo ha rivolto al sindaco di Naz-Sciaves per il fatto di volergli conferire la cittadinanza onoraria in ricordo - ha detto - della ''mia cara nonna materna che era originaria di Rasa, una frazione del comune''.

''Ricordo molto bene i miei soggiorni a Bressanone, dove ho potuto sperimentare arte e cultura abbinati alla bontà della gente e dove mi sono sempre sentito a casa'', ha detto Papa Benedetto XVI alla delegazione della val d'Isarco, guidata dal governatore altoatesino Luis Durnwalder, che ha donato l'albero di Natale per piazza San Pietro.

Il Pontefice ha ringraziato per il dono dell'albero che adorna piazza San Pietro e di un presepe in legno di un artista gardenese. Il Papa ha osservato che ''entrambi sono simboli della speranza, dell'amore e della pace e non mancheranno di riempire i cuori delle persone che li potranno ammirare''.

Durnwalder ha espresso la speranza ''che con questo albero di Natale la luce dell'umanità e della pace possa splendere con maggior chiarore rispetto a quanto avviene ora nel mondo''.

Nel suo saluto il governatore ha sottolineato l'impegno a garanzia della pacifica convivenza di tre gruppi linguistici in Alto Adige. ''Sarebbe un onore particolare poter accogliere nuovamente il Santo Padre da noi in Alto Adige'', ha detto il presidente della Provincia.













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