Nazionale made in Südtirol Arno: fondi ai nostri atleti

Il governatore: «Potremmo acollarci i costi per chi gareggia negli sport invernali» Tensione in consiglio provinciale per una mozione di Knoll. Urzì presenta un esposto



BOLZANO. Che sia l’inizio dell’iter che porterà alla nascita di una “Nazionale” made in Südtirol? La destra tedesca lo auspica da tempo, la destra italiana lo teme. Il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher taglia corto: «Basta con i nazionalismi da una parte e dall’altra. Ho solo detto che potremmo accollarci competenze e costi relativi ai nostri atleti, in particolare per quanto riguarda gli sport invernali».

La polemica che puntualmente si riaccende in occasione delle Olimpiadi, in particolare di quelle invernali - nella squadra italiana presente a Sochi ci sono 48 sudtirolesi su un totale di 113 atleti - ha tenuto banco ieri in consiglio provinciale. Ad accendere la miccia una mozione firmata dai consiglieri di Süd-Tiroler Freiheit Eva Klotz, Sven Knoll e Bernhard Zimmerhofer.

Le premesse sono quelle di sempre: «Gli sportivi altoatesini sono di nuovo costretti a conquistare medaglie per uno Stato che non è il loro. Questa volta è stato scelto come portabandiera il nostro campione di slittino». E poi ancora: «Già è grave il fatto che gli sportivi altoatesini debbano gareggiare per l’Italia e non per la loro madrepatria o per la loro terra, ma imporre loro una falsa identità, presentandoli a livello internazionale come italiani, è assolutamente inaccettabile, e a ciò ci si deve opporre con determinazione». Quindi l’affondo finale: «Carabinieri o Guardia di Finanza a loro volta fanno pressioni affinché i “loro sportivi” si riconoscano nello Stato italiano».

Per tutte queste ragioni, i consiglieri di Süd-Tiroler Freiheit chiedevano innanzitutto di “condannare la strumentalizzazione degli sportivi per scopi nazionalistici” e poi di “incaricare la giunta di assumere nell’amministrazione provinciale i campioni sportivi altoatesini”.

La mozione è stata bocciata e Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) annuncia un esposto contro “le affermazioni gravissime nei confronti di Carabanieri e Finanza”. Ma a preoccupare il consigliere sono state in particolare le affermazioni di Kompatscher: «Non ci sono dubbi: si va verso la formazione di una squadra sudtirolese: è un atto contro ogni buon senso e contro la storia. Si inizia la legislatura all’insegna delle tensioni etniche ».

Kompatscher getta acqua sul fuoco: «Siccome a livello nazionale stanno tagliando anche sui finanziamenti alle squadre sportive, nell’ambito delle trattative per il passaggio di competenze dallo Stato alla Provincia, potremmo chiedere di accollarci pure quelle relative agli atleti, per consentire loro di continuare ad allenarsi nel migliore dei modi». Ciò significa che nascerà una Nazionale sudtirolese? «Basta nazionalismi». (a.m)













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