Negozi aperti di sera per raccogliere fondi in aiuto alla Bolivia

Molti commercianti prolungheranno l’orario dalle 19 alle 21 e doneranno il 5% dei ricavi a un progetto curato dall’Oew


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Sono settanta i commercianti brissinesi che terranno aperti i loro negozi fino alle ore 21 nell’ambito del Festival di Acqua e Luce in programma a Bressanone dal 5 al 21 maggio e faranno un bel dono alle popolazioni boliviane devolvendo il 5% di due ore di vendite a un progetto che combatte la carenza di acqua potabile.

L’iniziativa, sostenuta dal City Marketing cittadino e dall’Oew, è stata presentata ieri da presidente e responsabile del City Marketing Florian Peer e Kurt Jakomet nella sede dell’Organizzazione per un mondo solidale a Millan alla presenza del direttore Matthaeus Kircher e della responsabile del progetto per la Bolivia Monika Thaler.

“Sta per iniziare il Festival e sono contento di presentare un progetto a cui hanno aderito i commercianti per aiutare popolazioni in difficoltà - ha spiegato Peer - Circa cento commercianti hanno aderito alla richiesta di tenere aperti i negozi fino alle 21 e 70 di loro devolveranno al progetto boliviano il 5% delle vendite che avverranno tra le 19 e le 21. Speriamo che le vendite siano buone e che il 5% degli incassi totale porti alla fine del Festival un bella cifra nelle casse dell’Oew. I commercianti, con tale gesto, vogliono partecipare attivamente al festival, ravvivando la città fino alle 21 quando le fontane si accenderanno".

Il responsabile del City Marketing Kurt Jakomet ha sottolineato che l’adesione dei commercianti è stata grande, anche se è comprensibile che alcuni negozi piccoli non possano tenere aperto se gestiti da una sola persona: "Siamo soddisfatti e certi che i brissinesi parteciperanno compatti, entrando tra le 19 e le 21 nei negozi che avranno affissi all’ingresso gli adesivi dell’adesione al progetto 5%".

Il progetto ha lo stesso tema del Festival: l’acqua, come elemento fondamentale per la vita. "L’Oew lavora da 25 anni per le popolazioni del mondo più in difficoltà - ha sottolineato Kircher - Noi troviamo i finanziamenti, mentre alcune Ong del posto individuano i progetti in cui investire. Oggi partecipiamo a 14 progetti in sette Paesi del mondo e a uno di questi, in Bolivia, devolveremo i soldi raccolti dai commercianti brissinesi”.

Il progetto scelto dall’Oew è didattico e si svolgerà nella regione boliviana del Cochabamba, molto carente di acqua. "Nel paese di Tutimayu vivono circa 1.200 indigeni Quechua - ha spiegato Monika Thaler - Famiglie che combattono ogni giorno per avere l’acqua potabile e a cui vogliamo insegnare le tecniche per lavorare l’acqua piovana e poterla poi bere. Il nostro progetto è didattico e prevede che alcuni esperti insegnino a 70 adolescenti le tecniche per filtrare l’acqua piovana e poi utilizzarla. Ci sarà anche un corso per i loro familiari. Siamo felici che, grazie ai commercianti e ai cittadini brissinesi, potremo aiutare queste popolazioni, insegnando loro come sopravvivere grazie all’acqua piovana".

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità