«Negozi di quartiere dimenticati da tutti»

Tibaldo (Confesercenti): «Non ci interessa lo scontro tra cordate sul megastore, il Comune deve aiutare noi piccoli»



BOLZANO. Mentre il Comune è paralizzato dal caso «Benko sì, Benko no» la città annaspa nei problemi provocati dalla crisi. E i commercianti chiedono al Comune di non dimenticarsi dei «piccoli», di spostare lo sguardo sui quartieri. È questo l’appello che arriva da Federico Tibaldo, presidente di Confesercenti.

Commercianti mobilitati. Sul Pru di via Alto Adige il Comune si prepara alla battaglia legale tra la cordata di Benko e quella alternativa di «Emozioni Alto Adige- Poi» guidata da Simone Buratti, che forte di un parere giuridico sostiene che la procedura del Pru vada riaperta e non possa semplicemente consistere in una riproposizione dell’accordo di programma con Benko. I piccoli commercianti non ci stanno. Così Tibaldo: «A noi non interessa il nome della cordata, che sia Benko o altri. Il problema è di fondo: secondo noi non c’è spazio per ulteriori cubature di vendita al dettaglio. Quello che c’è ha già esaurito la capacità di assorbimento. Stop ad altri megastore». Ecco allora la richiesta di Confesercenti: «Il Comune aumenti la sua attenzione verso il commercio nei quartieri, che si tratti dei centri commerciali naturali istituzionalizzati di via Torino-via Milano e Gries-corso Libertà o di tutte le realtà singole. Il commercio cerca con tutte le forse di mantenere il tessuto dei quartieri, senza poter contare sui benefici del flusso turistico». Sono importanti anche gli eventi. Nei mesi scorsi ci sono state difficoltà nell’organizzazione della Festa delle Api. Tibaldo chiede al Comune di non tirarsi indietro: «Puntiamo a costruire un rapporto tra il commercio e la popolazione. Dal Comune ci aspettiamo sostegno anche su questo, è più importante di quanto qualcuno non possa immaginare».

La diatriba sul megastore. Il sindaco Luigi Spagnolli non prende posizione sul parere legale presentato dalla cordata «Poi» sul Pru di via Alto Adige. «La legge è uguale per tutti, ma spesso i pareri legali la interpretano in modo diverso» si limita a dire Spagnolli. Curioso di leggere il testo preparato dall’avvocato Massimo Luciani è invece l’assessore Luigi Gallo: «Chiederò di ricevere il parere legale. Da subito ho esposto tutti i miei dubbi su una riproposizione del progetto Benko con solo qualche modifica dopo che il consiglio comunale ha bocciato l’accordo di programma. La priorità è cambiare la legge». Perfino un sostenitore del progetto Benko come Carlo Bassetti (segreteria del Pd) chiarisce: «Non possiamo permetterci escamotage per ripresentare la delibera. Sarebbe un errore politico, prima che tecnico. (fr.g.)













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