Negozianti in campo: «Basta mendicanti nelle vie del centro»

Il fiduciario Federer: spesso sono organizzati in gruppi si piazzano davanti alle vetrine e fanno fuggire i clienti


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. I commercianti brissinesi chiedono interventi immediati per fare in modo che i mendicanti non sostino più nelle vicinanze dei negozi del centro. Il sindaco Peter Brunner, all'indomani di un incontro in Prefettura, ha annunciato che il Comune di Bressanone provvederà presto ad integrare con misure ancora più restrittive il testo della delibera comunale anti-accattonaggio in vigore dal 2011 (una delle prime in Alto Adige).

L'integrazione ci sarà, lo ha assicurato il sindaco, ma intanto il fiduciario brissinese dell'Unione commercio, Hanspeter Federer, denuncia una situazione diventata difficile, visto che contro i mendicanti, oggi come oggi, si può poco. “Il Comune deve intervenire quanto prima, perchè l'accattonaggio sta diventando un problema - spiega Federer - I mendicanti, spesso organizzati in gruppi, si sistemano nei pressi delle vetrine dei negozi, disturbano il passaggio e soprattutto allontanano i clienti. Come commerciante e fiduciario dell'Unione mi chiedo: quanti contributi ricevono queste persone da Provincia o Comune? Dove alloggiano e chi paga gli affitti? Ecco, se come credo ricevono contributi e anche l'affitto, perchè dobbiamo sopportare che poi chiedano anche l'elemosina per strada?”

Molte persone, soprattutto anziane e turisti, cadrebbero nella rete regalandogli anche 5 o 10 euro. “Ho visto con i miei occhi turisti dare ai mendicanti anche 10 euro - continua Federer - E le anziane? Molte signore di una certa età si sentono in dovere di aiutare persone in difficoltà regalandogli denaro e magari sono loro stesse in difficoltà. Tutto questo non può continuare”.

Federer ritiene che i mendicanti usino anche metodi aggressivi per chiedere soldi. “Uomini ma anche donne non si limitano a chiedere soldi in modo tranquillo - sottolinea ancora il fiduciario dei commercianti - Purtroppo, molti di loro sono quasi aggressivi verbalmente, sfiorano le persone per non farle andare via, insomma sono fastidiosi. Senza dimenticare che i mendicanti sistemati vicino alle vetrine dei negozi impediscono ai passanti di guardare la merce esposta e quindi li allontanano. Si può mai continuare così?” Le misure attualmente in vigore salvaguardano in qualche modo i luoghi pubblici e i luoghi sacri, ma non i negozi, i bar e i ristoranti.

“Oggi i mendicanti non possono sostare nelle vicinanze di chiese, di cimiteri e di luoghi pubblici - conclude Hanspeter Federer - Ebbene, spero che il testo della delibera del 2011 venga integrato al più presto con misure che riguardino i locali pubblici e i negozi. Nessuno dovrà fermarsi a chiedere l'elemosina nelle vicinanze di negozi, bar e ristoranti, altrimenti scatterebbero sanzioni. Oggi, invece, se un commerciante chiede ad un mendicante di allontanarsi la risposta che riceve è un gesto offensivo e deve anche starsene zitto”.

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