Nei tabacchini si gioca sempre di più

Ma nel 2018 dovranno eliminare le slot. Intanto le sale dedicate si spostano in Zona industriale, lontano dai luoghi sensibili


di Davide Pasquali


BOLZANO. Rimosse le slot machine dai bar e ormai chiuse diverse sale dedicate - non tendendo conto di internet che comunque spopola ed è assolutamente fuori controllo, per lo meno quello statistico-numerico - in città ai patiti dell’azzardo fuori casa non rimangono che i cari tabacchini. Tre macchinette qui, cinque macchinette là. Vicino ad ex bar da gioco ormai senza macchinette. Vicino ad ex sale giochi oggi chiuse. Si gioca, si continua a giocare. I gestori sostengono che le giocate dei bolzanini, come gli aggi ossia le percentuali di guadagno per i tabaccai, siano sensibilmente diminuiti. E mettono le mani avanti: a maggio 2018 le slot comunque spariranno. Intanto, le sale giochi vere e proprie tentano la carta del trasferimento in zona industriale, lontano dai luoghi sensibili come scuole e via dicendo. Sperando di poter rimanere aperte.

Cominciamo proprio da qui. In viale Europa, al civico 60, la sala giochi ha tutte le serrande abbassate. Tutte tranne quella della porta principale. Sulle vetrate, ripreso da più cartelli, sta affisso l’annuncio: «La sala giochi si è trasferita in via Lancia 8». In realtà, la sala giochi è ancora aperta. Il bar è in funzione, sui tavolini fuori si fuma bevendo un rosso. Quattro macchinette a pian terreno, almeno altre venti sotto terra. Clienti non tantissimi. La barista cinese spiega: “È la legge provinciale a volerlo, si dovrà chiudere. Per questo ci si trasferisce in via Lancia, in un locale aperto da un mesetto”. La sala di viale Europa è in attesa della sentenza del consiglio di Stato, che ha sospeso l’ordinanza di chiusura del locale in attesa della discussione nel merito. Evidentemente, però, si suppone come andrà a finire e allora si tenta la carta del trasferimento. “C’è comunque aperta una sala giochi in via Innsbruck”, spiega solerte la barista. Un’altra sala a gestione cinese. In realtà, in città ci sono anche altre strutture ancora aperte. Ma diverse altre, come la più grande sala videolottery del Nord Est, l’Admiral di via Perathoner, hanno chiuso. E allora, si va al tabacchino.

Folla non ce n’è, ma è un via vai ininterrotto. E questo nonostante nei tabacchini il giocatore sia certamente più visibile. E, si sa, in molti non gradiscono di essere visti. La privacy era maggiormente garantita nelle sale giochi, che però stanno chiudendo.

I gestori spiegano come il tenere in piedi un tabacchino sia sempre più difficoltoso. I giornali si vendono anche al supermercato, manca solo che si mettano pure a venderci le sigarette... Gli aggi dell’azzardo sono diminuiti, i canoni da pagare ai server di Sisal, Lottomatica eccetera invece pare siano lievitati assai. I premi pagati ai giocatori sarebbero al contrario diminuiti. Insomma, certo, l’azzardo può raggiungere forme patologiche e la sensibilità della gente, in particolare dei bolzanini, è molto aumentata. «Però, toglierci pure le macchinette...»

Un fenomeno piuttosto strano, visto che non si sa chi l’abbia deciso, con quale norma e quando, i tabaccai bolzanini - ne abbiamo visitati diversi nei giorni scorsi - ne sono convinti: si chiuderà a maggio 2018. Lo avrebbero comunicato per iscritto i vertici della categoria. Anche se ancora la conferenza Stato-Regioni non ha preso decisioni riguardo alle contromisure contro l’azzardo e ancora non sia stato emanato il regolamento statale di attuazione della legge di stabilità per il 2017 che preannunciava l’eliminazione delle slot dai tabacchini.

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