Nel verde a Monguelfo prende forma il «midigolf»

Primo impianto in regione, è una via di mezzo fra il classico green e il “mini” La struttura attenta all’ambiente sarà un punto di forza a livello turistico


di Aldo De Pellegrin


MONGUELFO. Dimenticatevi il minigolf, è cosa... antica. Oggi, anche i numeri lo dicono, almeno nelle vesti in cui si è abituati a vederlo, non attira più tanto neppure i bambini e gli impianti disseminati nei principali centri turistici soffrono di una ormai cronica carenza di frequentatori. La considerazione non è sfuggita ai responsabili dell'associazione “Iniziative per Monguelfo”, il gruppo presieduto da Georg Sonnerer e nato per curare le necessità turistiche specifiche del paese dopo la fusione e l'allargamento dell'Associazine turistica a Tesido e alla Valle di Casies. Gruppo che è però sempre rimasto convinto delle possibilità che questo gioco è in grado di offrire, a patto di riuscire ad avvicinarlo al fratello maggiore, ovvero al golf, che sta riscuotendo successi senza precedenti in tutta Europa. L'indecisione su cosa fare del vecchio impianto alle porte del già ben rinnovato parco sportivo di Monguelfo è stata superata dai fatti, quando è stato chiaro che le piastre di cui era costituito il vecchio impianto di via Stazione, creato nel 1968 fra i primi in val Pusteria, erano state costruite in Eternit e contenevano amianto da rimuovere assolutamente.

E allora facendo di necessità virtù, “Iniziativa per Monguelfo” si è mossa per individuare anche la soluzione migliore e più moderna per rinnovare un impianto obsoleto nei materiali ma anche un po' nelle idee e alla fine della ricerca l'ha trovata in quello che potremmo chiamare “midi golf”, via di mezzo fra il golf e il minigolgf. Proposta concretizzata da una ditta di Monaco di Baviera, che ha proposto a Georg Sonnerer e ad Alexander Burger il nuovo “midigolf”, appunto, una serie di putter di diversa difficoltà, che supera le carenze di spazio restituendo però, anche nel fondo erboso sintetico, quasi le stesse emozioni del golf vero e proprio.

Un impianto ancora mai visto in Alto Adige, ma che invece nelle località marine della costa italiana e anche in Germania sta facendo registrare altri indici di gradimento e che “Iniziativa per Monguelfo” ha scelto di presentare, per prima, anche in Alto Adige sostituendo il vecchio minigolf. «Dimenticate questa parola - ha detto Frank Wiese, titolare della Trendsport che ha realizzato l’opera, nel corso dell'inaugurazione, l’altro giorno - ora c'è un impianto a nove buche completamente nuovo anche dal punto di vista concettuale».

Il nuovo “midigolf” infatti si conforma alle caratteristiche del terreno e dell'ambiente. Sfrutta la morfologia esistente nella creazione delle piste, che quindi non sono mai uguali e non si ripetono neppure in impianti diversi, e sfrutta l'ambiente per la creazione degli ostacoli. A Monguelfo sono tronchi d'albero, ruote di mulino in pietra, canalette di legno e altro, che rendono difficoltoso arrivare a imbucare la pallina, una vera pallina da golf, usando un “putter” che ha poco da invidiare a quelli usati sui green di campi ben più importanti. Le esperienze già fatte in altre località turistiche promettono un successo che l’altro giorno a Monguelfo tutti, a partire dal sindaco Albin Schwingshackl che ha inaugurato l'impanto e dal parroco Richard Hofer che lo ha benedetto, augurano alla nuova iniziativa locale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

le foto

Tende per Gaza a Bolzano: "Fermiamo il genocidio"

Tende per Gaza anche a Bolzano, in piazza Adriano, sull'onda della mobilitazione in atto in diverse città e università in Italia e all'estero. "Free Palestine", "Fermiamo il genocidio a Gaza", "Stop al massacro del popolo palestinese" si legge sugli striscioni. LE FOTO (DLife) 

Attualità