sci estivo

Neve sullo Stelvio, riaprono gli impianti

Dopo 15 giorni di chiusura da domenica 20 agosto si può tornare in vetta. Il direttore Capitani: «Tutto in funzione, siamo fiduciosi»



BOLZANO. Estate torrida. Tra le più calde degli ultimi anni, forse degli ultimi decenni e più. Poco importa se la destinazione delle proprie vacanze è una località balneare dove a refrigerare i bollori estivi ci pensa la brezza marina, ma ha un suo significativo peso se nel bagaglio delle proprie passioni vi è quella dello sci estivo. Attività che porta l’appassionato in alta quota, tra i 2.500 e i 3.000 metri, immerso in paesaggi mozzafiato dove la neve si fonde con deserti di ghiaccio sui quali i raggi di sole si prendono il lusso di disegnare forme bizzarre. Mete prescelte Cervinia sul Plateau Rosà e il nostrano Stelvio. A meno che il meteo non ci metta lo zampino.

Le alte temperature di questa estate hanno “eroso” dapprima la neve più fresca e successivamente hanno a poco a poco liquefatto e il substrato glaciale. A soffrirne direttamente la stagione sullo Stelvio che non più di quindici giorni fa ha visto la chiusura di tutta la ski - area. L’amara decisione è stata presa dal direttore di Sisaf, la società che gestisce gli impianti di risalita al Passo dello Stelvio, in alta Valtellina al confine con la provincia di Bolzano.

Dopo due settimane di “black out” da domenica sembra che tutto possa tornare alla normalità grazie a un ritorno a temperature più miti e al sussegguirsi di alcune precipitazioni, non ultima, la più attesa, quella prevista per domani che dovrebbe garantire l’effettiva apertura di tutti gli impianti con la posa di un cospicuo manto nevoso.

Capitani, carte meteo alla mano, ha così deciso per la riapertura. «Siamo convinti - ha precisato il direttore di Sisaf - che nelle prossime ore continueranno ad abbassarsi le temperature e le precipitazioni che si verificheranno garantiranno la messa in funzione degli impianti di tutta l’area del passo dello Stelvio. Se queste ondate di caldo intenso che si sono susseguite hanno portato lo zero termico oltre la quota delle attività e cioè sopra i 4 mila metri di altitudine, adesso dovremmo tornare sui 2.800 / 3.500 metri». Insomma buone notizie per chi dello sci, della neve e del ghiaccio non può fare a meno, ma il problema meteo esiste e lo stesso Capitani non lo nasconde. «Non sono un esperto - ci ha tenuto a precisare - ma a me sembra che più che il caldo estivo a incidere negativamente sulla stagionalità delle attività in alta quota è la scarsa nevosità durante gli inverni. Una cosa simile - continua - era già successa nel 2003 ma allora ce la siamo cavata con le riserve di neve cadute negli inverni precedenti. In quest’ultimo periodo invece - ha sottolineato Capitani - nel 2014, 2015 e 2016 le nevicate sono state molto scarne lasciandoci senza riserve per la stagione estiva».

Per il direttore di Sisaf la speranza è che questo sia solo un fenomeno passeggero e che nel corso dei cicli e ricicli della storia le prossime annate possano volgere in un miglioramento delle condizioni climatiche, favorevoli a chi in vetta predilige la neve e i ghiacci.

Gli impianti riapriranno da domenica tutti i giorni dalle 7. Le funivie fino alle 17 mentre le sciovie Geister I, Geister II, Payer e Cristallo saranno operative fino alle 12.30.













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