Niente candidati per le primarie La Sinistra si sgretola

I Verdi si arrendono. Foppa: «Così non hanno senso» Margheri: «No ai diktat della Svp». Scontro con Gallo


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Primarie? Come non detto. Gli ecosociali, che avevano chiesto primarie al Pd, sono a un passo dal rinunciare. Ieri sera si è riunita Sel, oggi toccherà ai Verdi, ma già ieri non ci credeveva più nessuno. Primarie affossate essenzialmente per mancanza di candidati, tra nervosismo generale e recriminazioni. Molto tesi i Verdi, alcuni dei quali si sono sentiti messi in un angolo e indeboliti, a tutto vantaggio di chi, Svp in primis, li vorrebbe fuori dalla maggioranza. Al Pd ritengono di avere dato scacco matto, con una doppia mossa che ha blindato la candidatura di Luigi Spagnolli. Avere negato le primarie con più candidati del Pd, come chiesto da Roberto Bizzo, ha provocato anche il fallimento dell’operazione di Verdi e Sel. Senza la sfida tra Spagnolli e Bizzo, hanno confidato alcuni ecosociali , è diventato difficile trovare un candidato disposto a mettersi in gioco da solo contro il sindaco.

Falsa partenza. Salvo sorprese, la questione delle primarie è chiusa. Lo confermava ieri sera Brigitte Foppa, co-portavoce dei Verdi, parlando a titolo personale: «Avevamo dei nomi interessanti, che avrebbero dato senso alle primarie. Ma ci hanno disdetto e non credo abbia senso farle per farle. Domani (oggi, ndr) i nostri si riuniranno e decideranno. Quindi si tratta di una mia opinione personale, senza voler chiudere definitivamente il capitolo o anticipare una scelta dei Verdi di Bolzano».

I diktat della Svp. Come se non bastasse l’impasse sulle primarie, sulla testa degli ecosociali è piovuto il diktat dell’Obmann bolzanino della Svp Dieter Steger, sull’Alto Adige di ieri, che annuncia al Pd l’intenzione di gestire le trattative solo con il Pd, escludendo altri eventuali partner. Guido Margheri (Sel) ieri si è dichiarato pronto alla rottura e alla corsa solitaria, senza appoggiare Spagnolli. Altri esponenti di area sono più prudenti: è il solito schema della Svp, è il ragionamento, parla solo con il Pd e Spagnolli e lascia a loro la gestione delle trattative con gli altri. Spagnolli ha sempre detto: «Per me la coalizione è l’attuale, eventualmente da allargare». Così Margheri: «Le dichiarazioni di Steger lanciano una Opa ostile sul governo della città. Non ci può essere una coalizione di serie a Svp-Pd e una serie di serie B, che prende ordini dalla giunta provinciale o dai poteri forti. Non si può con una mano accettare le primarie e con l'altra sabotarle. Il Pd chiarisca che patti ha già fatto con Svp e con altri (Benko?). Ce ne faremo una ragione». Franca Berti (capogruppo Pd) replica: «Non abbiamo alcun veto sulla sinistra, che però non si sta molto organizzando. Non sappiamo con chi confrontarci. Ritengo una occasione persa il gelo degli ecosociali sulla lista unica di sinistra proposta da Luigi Gallo.

Scontro a sinistra. Luigi Gallo, appoggiato da Rifondazione comunista, proverà a comporre la lista civica di sinistra, ma Sel e Verdi non vi parteciperanno. Sulle ragioni del mancato accordo c’è uno scambio piuttosto avvelenato. Margheri ricorda che l’alleanza Verdi-Sel ha permesso l’elezione del deputato Kronbichler e «alle europee senza la candidatura di Oktavia Brugger e i voti presi in Alto Adige la lista Tsipras sarebbe rimasta fuori dal parlamento europeo. Luigi si lamenta che abbiamo rifiutato il suo afflato unitario, ma forse sarebbe il caso di chiedersi come mai quando ci sono processi unitari che danno risultati positivi, invece di misurarsi con quelli, si preferisca ripartire da soli e da se stessi». Replica Gallo a Margheri: «Non ho capito se vuoi dire che ci siamo autoesclusi dal progetto Sel-Verdi. Non mi risulta che siamo mai stati invitati a partecipare a quel processo».

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