Niente «Gay Pride» a Bolzano

Gli organizzatori hanno dato forfait ieri in Comune. In forse un altro raduno per 10 mila persone


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Pur avendo incassato da settimane il sostegno pieno e incondizionato di Provincia e Comune, che avevano già messo a disposizione un ampio areale vicino alla Salewa per allestire un maxi-tendone, ieri il comitato organizzatore del «Gay Pride» ha comunicato formalmente al portavoce del sindaco Spagnolli la decisione di rinunciare all’organizzazione dell’evento, almeno per il 2014. Complici le polemiche con l’associazione Centaurus, che prima ha aderito e poi si è fatta da parte adducendo motivi finanziari e di disponibilità di risorse umane, anche lo zoccolo duro del comitato - guidato dalla presidente Sara Degli Agostini e da Antonella Diano - ha preferito dare forfait per evitare altre polemiche inutili e controproducenti soprattutto in prospettiva. «È stata - spiega la Diano - una decisione sofferta, ma necessaria. Almeno in questo momento. Non aveva senso insistere».

Nel 2014 sui prati del Talvera, nello stesso periodo scelto inizialmente per il «Pride» (tra il 14 e il 21 giugno), potrebbe tenersi una manifestazione organizzata dalla Pro Positiv, capace di portare in città circa 10 mila persone, un quinto di quanto era stato preventivato inizialmente per il raduno internazionale di gay e lesbiche. «L’intento - spiega la stessa Diano, che negli ultimi mesi ha lavorato davvero sodo - è quello di proporre anche un evento contro omofobia e femminicidio in modo da catalizzare l’attenzione generale con temi in grado di unire e non di dividere». Solamente dalla Germania potrebbero arrivare 7-8 mila persone, attirate da un programma e da una serie di iniziative di alto profilo. Dall’esterno restano invece piuttosto difficili da comprendere le motivazioni che hanno portato Centaurus a fare marcia indietro nel giro di un mese. Ad inizio agosto, infatti, Andreas Unterkircher & Co. si erano dichiarati pienamente disponibili a fondare un comitato a sostegno del «Pride» in città e ad unire le forze con il team di cui fanno parte, tra gli altri, alcuni esponenti della «ProPositiv». Tanto la Degli Agostini quanto la Diano invitano Centaurus a farsi avanti, come annunciato pubblicamente, per portare un «Pride» a Bolzano nel 2015. «Facciamo a Unterkircher e al suo staff i nostri migliori auguri e restiamo in attesa di capire e vedere cosa accadrà, concretamente, nei prossimi mesi». Proprio ieri la Diano ha chiesto ufficialmente un incontro con il sindaco per la prossima settimana. Spagnolli, da parte sua, ha spiegato che per l’organizzazione del «Pride» è necessaria una collaborazione tra le due organizzazioni. Il raduno del giugno 2014 sui prati del Talvera potrebbe, peraltro, fungere da traino per l’organizzazione di un «Pride» nel 2015.

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