BOLZANO. Niente da fare. Gli amanti della neve avevano salutato con un certo entusiasmo le prime spolverate di fiocchi dei giorni scorsi, ma ora è in arrivo un anticiclone pronto a spegnere le speranze.

Sarà un dicembre difficile, dunque, per le piste innevate. Almeno secondo le previsioni. Difficilmente, infatti, i prossimi giorni porteranno delle precpitazioni e altrettanto difficilmente si raggiungeranno valori termici utili a compattare il manto dei cristalli sparati dai cannoni. Secondo alcuni meteorologi nazionali, addirittuta, si potrebbe assistere a un innalzamento dello zero termico intorno ai 3000 metri. Una condizione che metterebbe fuori gioco una buona parte degli impianti altoatesini.

Ieri, per di più, era il giorno d’inizio dell’inverno meteorologico. Un inverno che si farà aspettare. «Vero, ieri era una data spartiacque - spiega Dieter Peterlin del servizio meteorologico provinciale - e in val Venosta abbiamo registrato addirittura 15 gradi grazie al vento di Föhn che spirava rendendo l’atmosfera più che mite». Confermato anche dagli esperti provinciali il momento difficile per i cannoni. «Ci aspettano dei giorni dove sarà molto difficile pensare di fare neve. Le temperature saranno davvero troppo elevate».

I dati che vengono snocciolati vanno tutti verso un inverno straordinariamente caldo. «L’autunno ha raggiunto dei valori che sono soprendenti per la media. Non ci fosse stato un settembre particolarmente fresco parleremmo di record». Pensare che la colonnina di mercurio, ieri, ha segnato 17 gradi a Silandro. «Sì, L’ultima volta che è accaduto qualcosa di simile era il 1994. Normalmente la media per il periodo della zona sarebbe di 5 gradi». La punta massima, però, è sempre in Venosta. «Sì, la palma del Comune più caldo va sicuramente a Lasa che ieri ha toccato quota 18 gradi. La giornata e il Föhn hanno scaldato l’aria portando questo valore inusuale». (a.c.)

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