Night, 10 euro al minutoper uno show erotico

I privè del night «Kardia» erano un vero e proprio pozzo di denaro: c’era chi pagava anche dieci euro al minuto per uno spettacolino erotico personalizzato di due ballerine. E una di loro: finivo a letto anche per mille euro per una notte. E due sudtirolesi hanno speso 30mila euro in un anno. La rivelazione è contenuta nella lunga deposizione di una ex dipendente della società «Mogiva srl» che costituisce il vero e proprio atto d’accusa nei confronti dei gestori dei night sequestrati.



BOLZANO. I privè del night «Kardia» erano un vero e proprio pozzo di denaro: c’era chi pagava anche dieci euro al minuto per uno spettacolino erotico personalizzato da parte di due ballerine.
La rivelazione è contenuta nella lunga deposizione di una ex dipendente della società «Mogiva srl» che costituisce il vero e proprio atto d’accusa nei confronti dei gestori dei night sequestrati. Prima tre anni al «Florida» in qualità di ballerina, poi quattro mesi al «Kardia» in qualità di barista con licenze di carattere erotico. Il racconto dell’ex entrenause (che oggi ha voltato pagina ed è in attesa di un bambino) ha permesso agli inquirenti di affondare l’ennesimo colpo contro i gestori di locali notturni in Alto Adige. Negli ultimi anni sono tutti finiti nei guai grossi con la giustizia. Prima il Perla di Merano, poi il Mazzon, quindi il White Devil. Ora è toccato al Florida e al Kardia. Entrambi i locali sono ancora sotto sequestro ed i gestori sono ancora in carcere. Un monito chiaro per chi fa lo stesso mestiere anche se l’applicazione della legge (riguardo al presunto sfruttamento della prostituzione) varia a seconda delle zone d’Italia. Dalla Cassazione, però, sono arrivate indicazioni restrittive sui limiti degli spettacoli nei cosiddetti «privè» dei locali notturni. In sostanza tutto ciò che produce (a pagamento) godimento fisico ad un cliente, attraverso la visione o il toccamento di un corpo femminile, deve essere considerato prostituzione. Chi incassa fornendo servizi di quel genere incorre nel reato di sfruttamento del mestiere più vecchio del mondo, anche se in realtà il gestore del locale non ha un interesse economico diretto sugli eventuali rapporti sessuali all’interno del night. Nel caso del Kardia e del Florida la Procura di Bolzano è stata ancora più severa ed ha contestato a tutti gli indagati anche l’associazione a delinquere.
Corrado Fenocchio (amministratore della Mogiva Srl» e gli altri indagati ancora in carcere sperano nel tribunale del riesame ma rischiano concretamente di passare dietro le sbarre sia Natale che Capodanno. Gli inquirenti ritengono l’inchiesta ormai blindata. Tutto è partito proprio dal racconto della ballerina straniera diventata confidente dei carabinieri. Nella deposizione ha ammesso di aver lavorato al Florida anche da minorenne. In caso di controlli da parte delle forze dell’ordine avrebbe utilizzato una porta di servizio sul retro del locale che in un batter d’occhio le permetteva di trovarsi nel garage di un noto albergo per poi allontanarsi rapidamente.
E’ lei (che si definisce la «Maradona dei locali notturni») ad aver raccontato ai carabinieri nel dettaglio tutta l’organizzazione, dalle «drink card» (cinque euro per ogni consumazione di 25 offerta dal cliente) al 50 per cento degli introiti dei «privè». Le prestazioni sessuali non sarebbero state previste ma tollerate e per un rapporto orale la ballerina incassava 100 euro senza alcun vantaggio economico per il locale













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