«No alle agevolazioni edilizie del Comune per hotel e alberghi»

«Da qui al 2020 il municipio perderà oltre un milione di euro a favore di chi non ha certo bisogno dell’aiuto pubblico»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Il movimento civico Demos torna alla carica per puntare il dito contro una delle ultime iniziative del Comune di Bressanone nell’ambito delle agevolazioni edilizie. A dire del neonato gruppo infatti, sembra che quella adottata dall'amministrazione sia un manovra particolarmente favorevole alla costruzione e l’ampliamento di alberghi a livello locale, grazie alle quali gli albergatori potranno risparmiare ingenti somme. In pratica gli oneri di urbanizzazione primari verranno ridotti dal 60% al 50%, mentre quelli secondari saliranno dal 40% al 50%. La nuova regolamentazione si applica a tutte le strutture alberghiere che verranno realizzate da oggi al 2020.

«A conti fatti - sottolineano i portavoce del gruppo - si tratta di un totale di 1.046.000 euro di tasse che il Comune non riceverà, ma che invece rimarranno nella tasche degli albergatori. Stiamo parlando di un’amministrazione onerata da un debito di oltre 50 milioni di euro, cioè circa 2.600 euro a cittadino. Sembra trattarsi di una buona iniziativa per risolvere il problema del turismo in difficoltà, ma approfondendo l’argomento di nota che rispuntano i “soliti noti”: leggendo i nomi di chi trarrà immediato vantaggio dalla misura del Comune, pare proprio che ancora una volta sarà la stessa ristretta cerchia di persone a godere di benefici economici».

L'impressione di Demos dunque, è che l’amministrazione pubblica stia rinunciando a più di un milione di euro di introiti fiscali per agevolare chi forse ad oggi a Bressanone ha meno bisogno di aiuti economici. La realizzazione di hotel come quelli in precedenza descritti è sicuramente un progetto che richiede l’investimento di molti milioni di euro, se non decine di milioni. «Ma allora, che impatto può avere, per esempio, un risparmio di 186 mila euro nel contesto di un’opera dal costo di 10 milioni? - ribatte il gruppo civico - Come può un’agevolazione del genere essere uno sprone alla realizzazione di una struttura alberghiera di questo calibro? Nessuno può garantire che il denaro a cui il Comune rinuncia porterà effettivamente a dei benefici tangibili. Perché il Comune di Bressanone ha scelto di intraprendere un “investimento” del genere? Se i presupposti sono questi, il sospetto che in realtà si voglia fare un “regalino” ai soliti noti inizia a sembrare invece sempre più realtà».

«Favorire la creazione di nuove strutture ex novo è davvero la soluzione al problema del turismo? Non potrebbe invece esserlo la valorizzazione di quelle già presenti? Davvero è necessario regalare oltre 1milione di euro a pochi, quanto li si potrebbe realizzare per provare a risolvere i problemi di molti?» Tutte domande del movimento civico. «Noi di Demos siamo dell’idea che, il turismo era, resta e sempre sarà un’importantissima risorsa per la nostra città, ma non sarai mai la sua risorsa più importante», chiude il movimento che si presenterà anche alle prossime comunali del 10 maggio.

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