No del Comitato culturale di Egna al notiziario bilingue

Deluso il vicesindaco di Egna Nones: «Un passo indietro in termini di convivenza». Il mensile “Die Ritsch” non vuole ospitare nemmeno un allegato in italiano


di Massimiliano Bona


EGNA. Clamorosa e inattesa bocciatura per il bollettino bilingue chiesto dalla comunità italiana e rifiutato - senza un motivo plausibile - dall'associazione tedesca che gestisce il mensile "Die Ritsch". La notizia è destinata ad avere strascichi di natura politica, anche perchè il presidente del Bildungsausschuss è l'ex sindaco di Egna Alfred Vedovelli. Il vicesindaco Giorgio Nones ha cercato per mesi di individuare una soluzione condivisa ma ha dovuto fare i conti con la rigidità e l'approccio integralista del comitato di educazione permanente in lingua tedesca.

La richiesta, presentata nel gennaio scorso con il sostegno di tutto il consiglio comunale, era di inserire «alcuni contributi informativi in lingua italiana» su una pubblicazione che sta in piedi (anche) grazie ai contributi pubblici. L'intesa, almeno sulla carta, pareva quasi scontata. «Questa richiesta - scrive nella lettera al Bildungsausschuss il vicesindaco di Egna Nones - va vista sia nell'ottica di un risparmio di risorse che per evitare un inutile sovrapposizione di informazioni. Nell'intento di arricchire anche con il nostro contributo l'esperienza positiva pluriennale maturata dal giornalino è stato pertanto deciso dal nostro Comitato di richiedere in primo luogo la Vostra collaborazione». Che, come detto, è stata negata dal direttivo dell’associazione culturale tedesca. Il vicesindaco Nones, rispondendo ad un'interrogazione di Federica Pizzaia del Pdl, ne ha spiegato i motivi nel consiglio comunale di giovedì sera. «Negli ultimi 15 anni - sono stati fatti vari tentativi, da parte di amministratori e associazioni, per far nascere un giornalino del paese, ma tutti con esito infelice. Il Comune di Egna si è adoperato per garantire il risultato migliore per la comunità nel suo complesso. Auspicavamo una collaborazione concreta con il comitato del periodico Die Ritsch grazie ad un allegato da inserire nel giornale ma la proposta ci è stata bocciata. C'è amarezza e delusione perchè questa nuova esperienza poteva e doveva essere un segnale nuovo, positivo e costruttivo per tutta la comunità. Si arena, dunque,un importante progetto di collaborazione sull'esito del quale non dovrà mancare una serie riflessione in termini di convivenza, rispetto reciproco e prospettive per le nuove generazioni».

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