No Tav: giovedì la protesta si sposta a Bolzano

Altoatesini e trentini davanti alla Landservice, ditta impegnata nelle trivellazioni Il comitato: «Ci faremo sentire». L’ex consigliere Filippi: «Pronto ad aggregarmi»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La protesta dei «No Tav» – i comitati contrari alla realizzazione del Tunnel di base del Brennero che sabato sono riusciti a radunare quasi 2 mila persone a Trento – giovedì si sposterà in via Vittorio Veneto a Bolzano. L’intenzione è quella di organizzare un presidio davanti alla Landservice, la società altoatesina che si occupa di indagini geoambientali e idrogeologiche che eseguirà parte dei lavori di trivellazione.

«Faremo sentire - spiegano gli attivisti - la nostra contrarietà con un presidio a Bolzano, presso l'ufficio legale della Landservice srl, dalle 17.30 alle 20. L’invito a partecipare è esteso ovviamente ai comitati e ai privati cittadini di Bolzano e dintorni che intendono manifestare, assieme a noi, la loro contrarietà alla realizzazione di una grande opera dannosa dal punto di vista ambientale e che prevede una spesa elevatissima».

L’appello dei No Tav trentini è arrivato, nel giro di poche ore anche a Bolzano. Tra coloro che potrebbero unirsi alla protesta ci sono sicuramente gli attivisti del Movimento Cinque Stelle, Rifondazione comunista e i comitati No Tav Kein Bbt, Lebenwertes Unterland e Ambiente e Salute.

Resta da capire se anche una parte degli altoatesini di lingua tedesca, che finora non ha dimostrato particolare interesse ad unirsi al “fronte del no”, deciderà o meno di uscire allo scoperto.

Ieri, nel frattempo, è intervenuto anche l’ex consigliere comunale pentastellato Alberto Filippi, più che mai favorevole a far conoscere le ragioni del no. «Stiamo parlando di un enorme spreco di risorse, oltre che di un danno irreparabile dal punto di vista ambientale». E per Filippi si tratta di due ottimi motivi per partecipare alla protesta e fare un presidio davanti alla Landservice.

«Sostenere che le merci potranno transitare a 160 chilometri all’ora lungo il Tunnel di base mi sembra quantomai azzardato, così come sono convinto che si tratterà soprattutto di una Tav destinata al trasporto persone con velocità che sfioreranno i 300 orari. Dobbiamo chiederci: chi potrà fruirne? Quali saranno i beneficiari dei miliardi di euro dei maxi appalti legati al Bbt e alle tratte d’accesso?».

Le risposte, secondo l’ex consigliere, sono semplici. «Si tratta di favori alle imprese amiche dei partiti. Giusto protestare. Anche a Bolzano. Della Tav non abbiamo proprio bisogno».

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