"Notte dei fuochi" in Alto Adige: carabinieri e sangue, inchiesta su manifesto Klotz per i 50 anni

La procura indaga sul poster che raffigura un cappello dell'Arma insanguinato in occasione della ricorrenza degli attentati separatisti. La "pasionaria": è il sangue dei nostri attivisti torturati dai carabinieri italiani
La questione etnica in Alto Adige



BOLZANO. Polemiche in Alto Adige per un manifesto del movimento separatista di Eva Klotz Südtiroler Freiheit su cui è raffigurato un cappello da carabiniere sporco di sangue. Si tratta di una locandina che ricorda i 50 anni della cosiddetta "Notte dei fuochi": l'11 giugno 1961 i terroristi sudtirolesi che sostenevano la riannessione all'Austria fecero saltare contemporaneamente numerosi tralicci dell'alta tensione con attentati simultanei in tutto l'Alto Adige.

Il manifesto usa un macabro gioco di parole tra "Feuernacht" (Notte dei fuochi appunto in tedesco) e "Folternachte" (Notte delle torture).

Sul manifesto incriminato, giudicato da molti offensivo per l'Arma dei carabinieri, la Klotz _ che nei mesi scorsi è già stata denunciata per vilipendio al tricolore a causa di un altro manifesto anti-italiano _ ha contrattaccato: "Quel sangue rappresenta le torture inflitte ai nostri attivisti da parte dei carabinieri in quegli anni, come accertato dalla magistratura".

Sulla vicenda indaga la procura di Bolzano, alla quale la Digos ha già inviato un'informativa.

Sulla Notte dei fuochi interviene anche il segretario della Sudtiroler Volkspartei Richard Theiner: «Gli attivisti sudtirolesi di 50 anni fa non danneggiarono la causa dell'Alto Adige e non abbiamo il diritto di giudicare con il metro morale di oggi gli avvenimenti di quegli anni».

Oggi l'anniversario viene ricordato con una serie di manifestazioni: gli Schützen, il corpo di tiratori legato alle tradizioni del Tirolo, sfilano a Castel Firmiano, mentre Fli, che raccoglie in parte l'eredità di Alleanza nazionale in difesa della comunità italiana dell'Alto Adige, organizza una contro-manifestazione con sit-in per ricordare le vittime degli attentati.













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