Nuova biblioteca civica di Bressanone: scelti i 3 progetti vincitori tra i 160 a concorso

Sorgerà in piazza Duomo, lì dove oggi ci sono la sede distaccata del Tribunale e l'ex caserma della Finanza


Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Un complesso unico che nasce dalla fusione tra due edifici preesistenti ed uno completamente nuovo, pieno di luce e spazi, e si inserisce perfettamente in un ambiente architettonico particolare come è quello di piazza Duomo. Questa in sintesi sarà la nuova biblioteca civica secondo la visione degli architetti veneti che si sono aggiudicati il concorso indetto dal Comune, prevalendo su 159 professionisti provenienti da Italia ed estero. Luca Mezzalira, Michel Carlana e Curzio Pentimalli sono riusciti, secondo gli esperti, a interpretare quella che era la visione dell'amministrazione, riuscendo a rispettare i paletti imposti dai beni architettonici. E non era facile. Come hanno sottolineato il sindaco Albert Pürgstaller e il presidente del concorso Karl Kerschbaumer durante la presentazione dei progetti vincitori.  «A volte è un bene cambiare idea - ha detto il sindaco - inizialmente eravamo orientati a realizzare la nuova biblioteca nella zona Priel, poi abbiamo cambiato idea e preso in considerazione l'attuale sito in centro». Sito che è in piazza Duomo, lì dove oggi ci sono la sede distaccata del Tribunale e l'ex caserma della Guardia di Finanza. «La nuova biblioteca verrà realizzata ristrutturando l'ex caserma, il pianoterra e il primo piano della sede del Tribunale di proprietà del Demanio, e costruendo un nuovo edificio sull'area adiacente di proprietà della Diocesi - ha spiegato Kerschbaumer - due blocchi che verranno collegati, con doppio ingresso in piazza Duomo e via Bruno, e saranno trasformati in un edificio di circa 1500 metri, spazioso, pieno di luce, con annesso giardino».  Già, perchè il giardino non si tocca, visto che è uno dei paletti imposti dai beni artistici. Nella stesura del progetto bisognava tenere conto di tre punti vincolanti: allineamento a sud e a ovest dell'edificio della Diocesi da demolire, divieto di costruire sul giardino, rispetto dell'altezza degli edifici, nessuno scantinato in quanto a 50-80 cm di profondità ci potrebbero essere resti archeologici.  I prossimi passi sono una serata pubblica per presentare i progetti, l'incarico agli architetti vincitori per l'elaborazione del progetto di massima, l'approvazione in Consiglio. «Le trattative per l'area sono a buon punto - ha concluso il sindaco - abbiamo un contratto d'affitto ventennale con il Demanio per i due edifici pubblici e stiamo trattando con la Diocesi per acquisire l'area vicina. Se tutto va bene potremo avere la biblioteca tra 5 o 6 anni».

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