Nuovo regolamento per il lago di Caldaro
Sì alle attività sportive, ma senza motori e fuori dalla zona di riposo
CALDARO. Il lago di Caldaro è considerato il più caldo delle Alpi e dà riparo a diverse specie di uccelli. Anche per questo motivo è protetto. Il Comune di Caldaro ha quindi provveduto ad un rinnovo del regolamento per il suo utilizzo, visto che oltre ad essere una bellezza naturale, fa parte integrante delle risorse economiche della zona. Il turismo indotto dagli 1,47 chilometri quadrati dello specchio lacustre è infatti di primaria importanza per alberghi, ristoranti e locali della Bassa Atesina.
La parte sud, definita “zona di riposo” vede il divieto assoluto di qualsiasi tipo di attività sportiva. Al di fuori di questa parte si può nuotare senza alcun problema, ma il tutto a proprio rischio e pericolo. La vela, il windsurf ed il kite sono praticabili senza limitazioni orarie e sono soggette ad alcune disposizioni: sono permesse esclusivamente le barche a vela del tipo monoscafo; nel corso delle regate di vela e di wind surf, la zona di regata è da riservarsi ad uso esclusivo dei partecipanti. La pratica del kite è permessa solamente nella parte del lago situata a sud dalle spiagge balneari ad accesso pubblico. I pedalò a noleggio possono essere al massimo 76. Non sono ammessi mezzi a motore (se non per sicurezza o salvataggio) e d’inverno chi ci va a pattinare, lo fa a suo rischio.(a.c.)