Oktavia, una Brugger col cuore a sinistra

L’ex giornalista Rai, sorella di Siegfried, si candida alle Europee con la lista eco-sociale di Tsipras



BOLZANO. «Il primo a chiamarmi è stato mio fratello. Mi ha detto: basta stare lì a pensare, buttati». Ma chi, Siegfried? Ma non siete, come dire, su fronti opposti? Oktavia Brugger ti osserva come se venissi dalla luna: «Guardi che in famiglia abbiamo sempre parlato di tutto. Con papà e anche con mio fratello. Loro sono la Svp? E che c'entra, io ho la mia testa». Una testa che adesso la farà correre alle europee nella lista che più rossa non si può, accanto ad Alexis Tsipras, 38 anni, accreditato di aver trasformato le ceneri del Pasok in un partito con il quale la Linke ellenica punta a vincere le elezioni, espulso dall'Italia durante il G8, speranza della sinistra radicale nostrana e no, il pedigree giusto (hanno firmato per lui da Ovadia a Flores d'Arcais, Vendola lo ama alla follia) per rinsaldare un fronte disperso ma in cerca di un'altra Europa, lontana sia dalla Merkel che dai venti antieuro di Alba Dorata. Oktavia Brugger è qui, a provarci. Giornalista, 30 anni alla Rai tedesca, ma sede romana (quella più lontana dalla Svp), appartamento a Trastevere, ricordi e casa di famiglia sui prati del Renon, amica del cuore della Gruber (anche lei parlamentare europea ma con Prodi), compagno molto greco, Emanuele Fiorillicon, pure lui giornalista ma al Tg3, non ha mai nascoste le sue simpatie Grünen, l'ammirazione per Langer, la distanza dalla storia politica della famiglia.

Come è nata la candidatura?

Me lo hanno chiesto i Verdi e Sel. E ho accettato.

Perché la sinistra radicale?

Perché l'Europa è nel core mio ( lo dice alla romana...). L'Europa ha dato alla mia generazione pace e benessere. Alle nuove offre solo povertà. Io ho un debito da pagare. Per questo mi impegno.

Ma Tsipras picchia duro: debiti da azzerare, via i vincoli. Non è un po' troppo....

...radicale? Bene! La sua è una lista europea. Aperta a tutti coloro che non hanno un passato nella politica attiva, in questi partiti che stanno fallendo. Non unisce chi è contro l'Europa ma chi vuole cambiarla"

Ma ci sono paesi che hanno enormi debiti pubblici. E ora? Anche Grillo vuole azzerarlo...

Tsipras è un altro mondo. Propone cose serie. Come i vincitori della seconda guerra mondiale offrirono alla Germania uno sconto sulla metà del debito tedesco, da restituire a lungo termine ma con l'impegno di non risparmiare sui consumi interni, così lui chiede che la Ue faccia con Atene. La Germania allora si riprese, i paesi europei stanno morendo...

Perché l'Europa?

Perché ci viaggio. Sto sempre in Europa. Ho una casa a Berlino, una piccola a Parigi e poi a Roma.

Perchè non il Pd di Renzi?

Perchè Tsipras unisce tante speranze. Dai no tav che chiedono uno sviluppo meno invasivo, ai verdi, all'ecologia, all'idea di un'Europa più vicina ai deboli e più lontana dalle centrali bancarie. So che i greci hanno falsificato i bilanci. Ma non deve pagare sempre e solo il popolo. Saremo senza debiti ma morti e affamati. Non va."

Che succede in Alto Adige?

Cose che non mi aspettavo.

Dopo Sel e i milioni ai consiglieri non sembriamo più tanto diversi...

E' stata una delusione. Descrivevo sempre il Sudtirolo come un modello. (pc)













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