PASSO STELVIO. Sono saliti, fino al passo dello Stelvio, in più di 8.200 «sbuffando» come forsennati ma alla fine, tutti, soddisfatti per aver partecipato alla Stelvio-bike che s'è disputata ieri. La stragrande maggioranza ha scelto il versante altoatesino con i suoi 48 tornanti; ma numerosi sono saliti anche dalla parte lombarda (in 1200) e 200 dall'Umbrail in territorio svizzero.

Dalle 8 alle 16 - complice una giornata di sole fantastica con l'aria pungente del mattino che ha favorito i primi colpi di pedale - sulla strada, chiusa rigorosamente al traffico, s'è sentito soltanto il rumore delle bici. C'è stata anche qualche imprecazione per lo sforzo: ma poca cosa perchè quando si pedala, soprattutto in salita, è bene non buttare via energie. Neanche per protestare.

L'«assalto» ai mitici tornanti è iniziato prestissimo: alle 7 c'era già chi arrancava verso Gomagoi. Poi, fra le 10 e le 11, la strada verso il passo era completamente intasata di biciclette. La Stelvio-bike ha dimostrato la sua valenza internazionale: moltissimi i ciclisti germanici ed austriaci ma numerosi anche gli olandesi e qualche inglese. Tutti non sono riusciti a resistere al fascino dei mitici tornanti sui quali sono state scritte pagine importanti della storia del ciclismo.

A Sottostelvio e lungo alcuni tornanti i punti di ristoro, presi letteralmente d'assalto. Come i locali pubblici sul passo che sono diventati, per tutta la giornata, anche gli spogliatoi per cambiarsi dopo la sudata della salita. I problemi maggiori - a parte lo sforzo per salire in quota - si sono avuti nella discesa. Chi pensava fosse una passeggiata ha dovuto ricredersi: mai superati i 30 all'ora, era troppo il rischio di scontrarsi con chi stava arrancando sui tornanti. Tutto è finito in gloria. Nessun incidente degno di nota. Merito anche dell'efficace azione di prevenzione svolta dalla Croce Bianca di Prato Più che soddisfatti gli organizzatori del Parco nazionale dello Stelvio. La prossima Stelvio-bike: si terrà il 1º settembre 2012.