Quartieri

Oltrisarco, sarà risistemato il «Bosco dei Bricconi»

Degrado e abbandono. L’assessora Rabini: «Dopo dieci anni era proprio necessario». La manutenzione straordinaria sarà condotta con l’appoggio di Forestale e proprietari



BOLZANO. Si chiama Bosco dei Bricconi. Sale da Oltrisarco su verso il Colle. A volerli vedere, magari con gli occhi di un bambino, è una selva abitata da fate e piccoli mostri, che appaiono e scompaiono come se volessero prendersi gioco di chi vi sale. La realtà è che non è messo bene. Un po’ di degrado e abbandono ovunque. Tanto che anche le fate sembrano scomparse.

La notizia è invece che sarà rimesso a nuovo. Partendo dalle sei stazioni-installazioni. Realizzate con legname e rocce del posto sono le accompagnatrici di un percorso fatto di natura e suoni, tra impronte e rievocazioni di leggende. "Dopo dieci anni di utilizzo abbiamo deciso di riqualificare tutto il sistema paesaggistico del bosco" anticipano in Comune.

"Al centro - aggiunge l'assessora Rabini - la collaborazione con la stazione forestale e i proprietari dell'area". L'obiettivo? Una manutenzione straordinaria dell'intero sentiero. A effettuarla, tecnici e operai della stazione forestale, col laboratorio Assb del Colle che a sua volta si occuperà del ripristino delle strutture in legno.

Si tratta di un intervento complesso in un'area di grande sensibilità paesaggistica. Ma che insiste su un settore urbano molto particolare, dove la città si sfalda verso i suoi boschi in salita, che costituiscono in realtà la più grande percentuale di verde dell'intero nucleo abitato. L'unico freno a un utilizzo integrato è la sua pendenza che rende tutto questo settore in grado di accrescere la biodiversità del territorio comunale ma nello stesso tempo di impedirne un suo utilizzo sistematico.

Il Bosco dei Bricconi è stato fin dall'inizio uno dei pochi tentativi di rendere le pendici verdi fruibili e dunque parte integrante del sistema di verde urbano. "Uno degli scenari che hanno accelerato il progetto di ripristino e risistemazione dei percorsi - spiega l'assessora - è farlo ritornare ad centro dell'interesse dei ragazzi e in particolare degli studenti delle primarie". Che avevano colto, nel bosco, la possibilità di trovarsi immersi in una natura potenzialmente selvaggia a pochi metri da casa. Con l'eventualità di organizzare giornate comunitarie senza complesse organizzazioni logistiche.

Negli anni, poi, i "Bricconi" erano stati in grado di costituire un supporto anche per persone con ridotta abilità o disabilità evidenti, vista la facilità di accesso e la sicurezza del percorso. Da anni il Comune vi aveva identificato una integrazione importante rispetto alla propria disponibilità di verde, tanto da avere messo in piedi una sinergia tra Assb e i privati proprietari dell'area boschiva e, seguendo lo schema anche didattico dell'area progettata, lo aveva punteggiato di stazioni con giochi educativi, naturali.

Il rischio è sempre stata l'incuria. A cadenza quasi fissa la carenza di manutenzione in profondità faceva sì che le stazioni e le loro strutture si deteriorassero senza che intervenissero a supporto immediati interventi riqualificativi. Il Comune in particolare si era assunto la responsabilità di mantenere in efficienza giochi e stazioni. Anche le strutture riabilitative nelle vicinanze erano state in grado di sfruttare il bosco come palestra per ricostruire aspirazioni e prospettive di crescita anche comunitaria per gli ospiti dei centri stessi, capace di condurli in luoghi aperti e immersi nella natura. Ora la decisione di rompere gli indugi: via agli interventi di ripristino lungo tutto il sentiero. P.CA.













Altre notizie

Attualità