Omaggio a Borsellino, polemica sull’Anpi
Bolzano. Bolzano ha ricordato ieri il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cusina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una...
Bolzano. Bolzano ha ricordato ieri il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cusina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio) e Claudio Traina uccisi nella strage di via D'Amelio a Palermo il 19 luglio del 1992.
L'assessora comunale Monica Franch, delegata dal sindaco Renzo Caramaschi, impossibilitato a partecipare, in rappresentanza di tutta la cittadinanza ha deposto un mazzo di fiori davanti all'installazione permanente dedicata ai giudici Falcone e Borsellino vicino al tribunale. Alla cerimonia, oltre al commissario del Governo Vito Cusumano, hanno partecipato numerose autorità politiche, civili e militari oltre a rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati, di Anpi e Libera. Proprio sulla presenza dell’Anpi arriva la polemica del deputato della Lega Filippo Maturi.
«Ricordiamo uomini e donne che hanno pagato con il bene più caro e prezioso, ossia la vita, il loro impegno nella lotta alla mafia, veri martiri della legalità», ha detto Monica Franch, «In particolare per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l'impegno, la libertà, la giustizia, l'etica, ma soprattutto il coraggio sono stati gli ideali che hanno animati e segnato il loro lavoro e la loro intera esistenza. Falcone e Borsellino sono pilastri su cui fondare la memoria collettiva del nostro Paese, imprescindibile esempio per le generazioni future. L'impegno nostro e di tutti i cittadini non può che essere quello di fare rivivere l'eredità morale ed il messaggio di speranza che questi uomini e queste donne ci hanno lasciato». questa la protesta di maturi: «l’assessore monica franch ha pronunciato il discorso commemorativo ed al suo fianco ha voluto un rappresentante dell’anpi. una scelta ideologica, che ha fortemente politicizzato una commemorazione che dovrebbe essere laica, trasversale e di universale riconoscenza verso quei servitori dello stato che hanno sacrificato la propria vita per combattere la mafia. uno sgarbo istituzionale alla memoria delle vittime».