BOLZANO

Omofobia, la maggior parte delle associazioni di Bolzano non si attiva per combatterla

Il risultato dell'indagine condotta da Centaurus tra una trentina di sodalizi. Aiuto ai rifugiati omosessuali



BOLZANO. Domani, 17 maggio, viene celebrata la Giornata internazionale contro l'omo- e la transfobia. Per l'occasione l'associazione Centaurus presenta tre progetti, tra cui i risultati del sondaggio condotto tra 33 associazioni altoatesine e un progetto in aiuto di rifugiati omosessuali. Tutte le associazioni interpellate accettano di avere soci gay, lesbiche, bisessuali e transgender che vengono trattati come gli altri soci.

Tuttavia la maggior parte delle associazioni non intende intraprendere azioni contro l'omo- e la transfobia. Non si fa nulla apposta  - secondo Centaurus - per far star bene gay, lesbiche o transgender e non vi è interesse ad organizzare corsi di formazione specifici per i collaboratori.

"L'omo- e la transfobia vengono ignorate da molte associazioni", spiega una nota di Centaurus.

Fanno eccezione i centri giovanili e le associazioni di giovani.

"Questi vogliono impegnarsi attivamente contro l'omo- e la transfobia, collaborano con Centaurus e vogliono proteggere ed accompagnare chi non è eterosessuale. Positivo, il fatto che associazioni che non si sono mai confrontate con questo argomento abbiano iniziato a discuterne". 













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