Onorificenza cittadina allo «Schindler» di Brunico

Dante Pocchiesa salvò decine di persone durante la seconda guerra mondiale «Senza essersi vantato con nessuno, fu capace di gesti dalla grande umanità»


di Marco Pellizzari


BRUNICO. È stato un pomeriggio particolare quello di giovedì scorso alla Casa Michael Pacher nell’ambito degli "Incontri con l’autore" dell’Associazione Culturale "Il Telaio". Davanti ad una sala gremita di pubblico è stato presentato infatti il libro dello storico Enzo Strada "Il Diario di Guerrino Armuzzi nel lager tedesco di Ziegenhain", libro dal quale è emerso il ruolo avuto da Dante Pocchiesa Vecchiutto, noto commerciante brunicense, nel salvare l’autore del diario e non solo lui durante l’internamento nel lager tedesco.

Insieme a Strada al tavolo dei relatori c’erano anche il figlio di Armuzzi, Gabriele, attualmente vicesindaco di Cervia, e l’ultimo protagonista di quelle vicende, Dante Pocchiesa appunto, che fra qualche giorno compirà 97 anni ed al quale è stata conferita il 2 giugno scorso a Bolzano la medaglia d’onore. Gabriele Armuzzi aveva consegnato nel 2012 il diario del padre a Strada affinché ne facesse una pubblicazione che lo contestualizzasse nel suo periodo storico, senza condizionamenti politici e partitici. L’opera è riuscita e Strada ha verificato e riscontrato con meticolosità tutti gli eventi narrati. Nel libro di Enzo Strada si riferisce però anche di un’altra impresa di Pocchiesa che, autista di ambulanze sul fronte russo, barattando con i soldati tedeschi generi alimentari prelevati da un deposito delle retrovie con alcuni vagoni vuoti da agganciare ad uno degli ultimi treni in partenza per l’Italia prima dell’arrivo dell’Armata Rossa, mise in salvo decine e decine di feriti. Al termine della presentazione del libro, arricchita dagli ancor vividi ricordi del protagonista, il sindaco ed il vicesindaco di Brunico gli hanno conferito ufficialmente la "Medaglia della Città di Brunico". "... Dante Pocchiesa Vecchiutto che, umilmente e senza mai essersi vantato con nessuno fu capace di gesti che testimoniano la sua grande umanità e generosità, dimostrando altruismo ed amore per il prossimo in quegli anni bui della nostra storia ...", si legge tra l’altro nella "laudatio" del vicesindaco Renato Stancher. Il sindaco Roland Griessmair ha a sua volta sottolineato come il personaggio straordinario di Dante Pocchiesa possa essere un esempio per tutti ed in particolare per i giovani. Con il conferimento della medaglia, la Città di Brunico vuole esprimere il rispetto e la riconoscenza ad un cittadino particolare, una persona modesta che per tanti anni si è tenuta dentro i ricordi a quegli anni bui della storia. "Quando c’è da impegnarsi è il mio momento, io agisco", ha risposto Pocchiesa alla domanda su come fosse riuscito ad aiutare così tante persone. Lo storico Enzio Strada si è detto convinto che non è la "Grande Storia" ad insegnarci la pace, ma la "Storia Piccola" come quella di Pocchiesa e Armuzzi, i protagonisti del libro.













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