Ora grazie alle svendite i commercianti sorridono

A una settimana dall’avvio dei saldi, i primi parziali bilanci sono positivi In molti parlano di ripresa delle vendite ma sempre se si punta sulla qualità


di Ezio Danieli


MERANO. Commercio cittadino ai raggi X, e la “radiografia” che ne esce autorizza un sorriso. Basta una settimana di saldi, infatti, per fare un primo bilancio - che risulta positivo, bene dirlo subito - sul giro di affari.Il recupero, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, c'è stato. Sia chiaro, niente fuochi artificiali, nulla di clamoroso, ma emerge un quadro sufficiente per far tirare un sospiro di sollievo da parte dei commercianti. Che infatti, in maggioranza, sono soddisfatti. Mancano ancora i turisti italiani dai quali però non ci si deve attendere automaticamente un particolare incremento nelle vendite: la crisi infatti si fa sentire soprattutto nel nostro Paese.

«Una settimana positiva - commenta Nadia Tanganelli del negozio di calzature Barracuda's - visto che i clienti non sono mancati. A dir la verità a noi andava bene anche prima dei saldi, anche se la crisi c'è, inutile negarlo. Ma io ritengo che queste svendite, soprattutto se il cliente trova dei prodotti di qualità elevata e non dei fondi di magazzino, sono motivo di soddisfazione. Avrei comunque una critica da fare: i saldi sono troppo in anticipo. Insomma, è appena iniziata la stagione estiva e chi, una decina di giorni fa, aveva acquistato un paio di scarpe a prezzo pieno, adesso si trova con la possibilità di avere degli sconti. E giustastamente trova da ridire...».

Elmar Lochmann è il responsabile di Oberrauch Zitt, il negozio di abbigliamento: «Per ora il bilancio dei saldi è positivo: la gente viene, si informa, verifica i prezzi e sceglie la qualità, insomma acquista. I capi di magazzino neanche li guarda: noi rispettiamo una tradizione, quella di garantire la massima professionalità. E questo paga, anche in questo periodo che è condizionato, inutile negarlo, dalla crisi. I saldi sono un prezioso aiuto a spronare gli acquisti: l'importante, a mio parere, è proporre merce di qualità con sconti adeguati. Gli acquirenti, soprattutto se sono fedeli al negozio, non rinunceranno ad acquistarli».

Giudizio sostanzialmente positivo anche da Paolo De Florian del negozio It Bag, nell'edificio del municipio. «La prima settimana di saldi ha confermato le previsioni della vigilia: siamo un po' sotto il livello di affari dello scorso anno. Dipende, molto, anche dalla clientela: finora abbiamo lavorato bene con i germanici e gli austriaci, un po' meno con i meranesi. Il guaio di fondo è che, per ora, non sono ancora arrivati gli ospiti italiani. Da loro mi aspetto qualcosa di positivo.Anche se non mi nascondo il grosso rischio legato alla particolare situazione congiunturale del nostro Paese. Se proprio gli ospiti italiani non dovessero fare gli acquisti della merce a prezzo scontato, allora sarà arduo chiudere il periodo dei saldi con un bilancio positivo».

Non ha dubbi invece la titolare della boutique Les Libres di via Portici: «Per ora va bene - dice Edith Eichbichler - i meranesi e i turisti sono numerosi e il giro d’affari positivo. Nella maggior parte dei casi sono clienti fissi che, approfittando degli sconti, cercano di acquistare il capo di qualità che prima non potevano permettersi. Credo sia importante non proporre i fondi di magazzino: il rapporto fra cliente e commerciante deve essere sempre corretto, noi lo facciamo. La crisi? E' ovvio che si sente. L'importante è lavorare con serietà, non solo in questo periodo di saldi, per curare proprio il rapporto con i nostri clienti».

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