agricoltura

Ora la raccolta delle mele a Magré si fa con le forbici

Novità introdotta per le mele della varietà Fuji che hanno il picciolo più lungo. Una nuova tecnica importata dalla Francia. Dopo Terlano ora si parte a Magré


di Bruno Tonidandel


MAGRE'. Ne hanno inventata un'altra delle belle nel campo della frutticoltura: la raccolta delle mele con le forbici. Non c'è pace fra gli agricoltori. Non basta la crisi che attanaglia il settore e che fa crollare i prezzi delle mele; non basta la burocrazia che ha toccato anche in agricoltura livelli da funzionari del catasto - con tutto rispetto per questi impiegati -; non basta la disastrosa grandinata dell'altra sera; non bastano le continue, fastidiose modifiche delle direttive in merito all'uso delle attrezzature agricole.

Ora il frutticoltore diventa un sarto: deve avere in tasca una forbice, speciale anche quella, per recidere il picciolo delle mele Fuji. Sì, perché il nuovo attrezzo dell'agricoltore non è la solita forbice, usata da sempre dal contadino e chiamata in gergo "delle vigne", no, è una particolare. La notizia fornita ai soci della Cooperativa "Kurmark-Unifrut" di Magré l'altro pomeriggio dal presidente Walter Pardatscher, era però nell'aria. Perché da giorni era filtrata da Terlano. Qui è attiva la cooperativa Frutticoltori "Frubona". E sono stati proprio i soci di questo Consorzio a sperimentare la raccolta con la forbice, sembra però partita dalla Francia, peraltro limitatamente, appunto, alle mele Fuji. Perché questa varietà presenta il problema del picciolo. Essendo più lungo di altri cultivar, quando la mela viene riposta, durante il raccolto, nei contenitori in plastica, va a contatto con le altre mele e il picciolo provoca delle lesioni alla polpa che poi causano il marciume e l'inesorabile esclusione dalla commercializzazione del frutto.

Anche nel sud della Francia, lo ripetiamo, è stato introdotto questo particolare metodo ed è stato calcolato che la Fuji raccolta con la forbice, registra un notevole calo di mele lesionate. Ma, nel contempo l'uso della forbice rallenta il raccolto e ne fa aumentare i costi. E' stato calcolato che "tagliare" le mele Fuji dall'albero con l'aiuto, appunto, della forbice costa il 30/40% in più a fronte di un ricavo maggiore per il contadino, di circa 6/9 centesimi di euro al kg. Occorrerà fare bene i calcoli, ma ne vale la pena? I dirigenti della Cooperativa "Kurmark-Unifrut" sembrano intenzionati ad introdurre questa pratica, seppure come esperimento. Ed hanno proposto ai frutticoltori che coltivano questa varietà di mela, abbastanza quotata sul mercato anche se alla sua introduzione qualche anno fa si puntava di più, di provare a lavorare con le forbici, che potrebbero essere messe a disposizione dalla cooperativa stessa. Comprendono anche che gli oneri di raccolta sicuramente aumentano, ma nel contempo, le mele Fuji raccolte si conservano più a lungo e potranno venire remunerate meglio.

Il presidente Walter Pardatscher d'altro canto ha precisato che l'"operazione forbice" potrà essere effettuata solamente dai frutticoltori che utilizzano il carro-raccolta; impensabile usare questo nuovo attrezzo raccogliendo le mele in forma tradizionale, utilizzando cioé le scale. Ricordiamo che alla cooperativa "Kurmark-Unifrut" di Magré, la mela Fuji rappresenta circa il 10% della produzione totale dei quasi 500 soci e praticamente si trova a livello delle Stark e delle Granny ma di gran lunga sotto le reginette Gala e Golden. I prezzi del raccolto 2015 di questa mela rossa striata è stato di circa 36/40 centesimi al kg., qualche centesimo più della Gala.













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