Ora, via alle telecamere: servono anche al cimitero

Il sindaco: «C’è persino chi porta via le candele dal distributore automatico» Approvato dal consiglio comunale il regolamento: fissate le regole per l’utilizzo


di Massimiliano Bona


ORA. Le telecamere, ormai, sembrano essere diventate un "must" anche in Bassa Atesina. Dopo aver acconsentito ad usarle alla stazione (ma non sono ancora montate), per evitare i furti (purtroppo non occasionali) di biciclette dei pendolari, il consiglio comunale si é occupato di recente della possibilità di dotarsi di strumenti idonei di videosorveglianza sul territorio comunale.

La premessa della delibera approvata è chiara e fa riferimento ai crescenti raid vandalici, che hanno come bersaglio anche diversi edifici pubblici, e ai furti, che non devono necessariamente essere di grande entità. Preso atto della situazione, che a quanto pare è decisamente peggiorata rispetto a qualche anno fa, il Comune ha deciso di approvare un regolamento "ad hoc" che consenta, appunto, l'utilizzo delle telecamere. Per ora la giunta guidata dal sindaco Roland Pichler e dal suo vice Claudio Mutinelli (anche l'assessore del Pd Luigi Tava si era sempre dichiarato a favore della misura) ha approvato solamente uno schema con alcune regole base in grado soprattutto di tenere conto delle normative vigenti in materia.

Il sindaco di Ora Roland Pichler conferma l’intenzione di intervenire non solo alla stazione ma probabilmente anche al cimitero: «Per la stazione dei treni c’è un consenso ormai pressoché unanime, mentre stiamo seriamente valutando se intervenire anche al cimitero».

Uno dei bersagli preferiti sembra essere, ad esempio, il distributore automatico di candele. Giusto, pertanto, secondo il consiglio comunale prendere provvedimenti.

Come spesso accade in questi casi il consenso non è stato unanime.

«Io stesso - spiega il vicesindaco Claudio Mutinelli - ero un po’ scettico sull’uso delle telecamere, ma alla fine mi sono adeguato alla linea della maggioranza».

A spingere, soprattutto inizialmente, era stato l’assessore del Pd Tava, che poi è riuscito a convincere anche i colleghi della bontà dell’operazione. «Di sicuro i costi - conclude Mutinelli - non sono esosi. A questo punto è anche giusto provare.

Il principale ostacolo, in caso di scelte come questa, è rappresentato dalla privacy e quindi dal numero di giorni in cui è consentito tenere a disposizione le immagini. In ogni caso, e questo é il dato di fondo, le amministrazione pubbliche della Bassa Atesina hanno deciso di dotarsi di strumenti adeguati e di investire un po' di più nella prevenzione per non essere chiamate, poi, a pagare cifre esorbitanti per danneggiamenti purtroppo sempre più ricorrenti.

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