Ortisei si ribella ai mendicanti

Malumori di commercianti e turisti per la presenza di giovani che chiedono soldi in modo insistente


di Ezio Danieli


ORTISEI. A Ortisei cresce il malumore per la presenza costante e quotidiana di un gruppo di extracomunitari che chiedono, in modo talvolta un po’ “invadente”, l'elemosina in centro.

La protesta viene dai commercianti, da numerosi residenti e - di recente - anche dai Freiheitlichen, che hanno deciso di rivolgersi al sindaco Tobia Moroder per far rispettare il divieto, che ad Ortisei esiste, di praticare l'accattonaggio. "Il problema -sostiene il gruppo dei Freiheitlichen che in consiglio comunale ad Ortisei è partito di opposizione - è che non lo si applica. La situazione però è diventata insostenibile. Questi giovani, nel chiedere l'elemosina, usano spesso modi che non possiamo tollerare. Spesso sono anche maleducati, fermano la gente per strada e la minacciano se non è disposta a dare loro qualche spicciolo”

I Freiheitlichen denunciano anche che questi giovani, tutti di colore, si notano sempre più spesso mentre "pescano" nelle acque della fontana in piazzetta Sant'Antonio dove i turisti gettano qualche moneta per ricordare il loro soggiorno ad Ortisei.

“Questo comportamento - continuano i rappresentanti locali dei Freiheitlichen - è intollerabile e per questo ci siamo rivolti al sindaco per chiedere un intervento sulla base di ciò che è contenuto nel regolamento comunale che, lo ricordiamo, vieta ogni forma di accattonaggio”.

I giovani, di cui parlano i Freiheitlichen e che sono al centro delle proteste in paese, non sono fra i profughi ospitati nella casa di Manuel Dallago, profughi che non hanno mai causato alcuna rimostranza da parte dei residenti e dei turisti. I mendicanti, invece, pare che ogni giorno arrivino a Ortisei già alla mattina con il bus di linea. Sembra che arrivino da Verona e, scesi a Chiusa dal treno, salgono in Gardena per chiedere l'elemosina. È possibile, come succede altrove, che siano "manovrati" all’interno di una vera e propria organizzazione, che alla fine della giornata fa i conti di quanto incassato. E che lascia loro soltanto le briciole di ciò che hanno ottenuto dalla solidarietà delle persone.

Evidenziano ancora i Freiheitlichen di Ortisei che "proprio questo racket non lo possiamo tollerare. Nessuno vuol negare un aiuto a chi ha bisogno, ma c'è modo e modo di chiedere l'elemosina. Questi giovani che agiscono ad Ortisei hanno superato il limite della decenza. Le proteste in paese continuano e noi abbiamo deciso di chiedere al sindaco che faccia rispettare il regolamento”.

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