Ospedale “dimezzato” per il ponte festivo

Chiuso il centro di prenotazione e annullate alcune visite specialistiche. L’Asl: «Così risparmiamo». Proteste dei pazienti


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Il Centro unico di prenotazioni - ripete la segreteria telefonica - è aperto dal lunedì al venerdì nei seguenti orari...». Ieri era lunedì quindi chi ha chiamato per prenotare o disdire una visita specialistica è rimasto in attesa pensando che prima o poi sarebbe riuscito a parlare con l’addetta al servizio. Ma dopo che la linea è caduta tre volte a qualcuno il sospetto è venuto: che per caso ci sia un ponte lungo quattro giorni, ovvero da sabato ad oggi che è la Festa della Repubblica? La conferma è arrivata chiamando direttamente in reparto: il Cup è chiuso per il ponte, riaprirà mercoledì. Stessa musica a Merano e Bressanone, con la differenza che almeno lì la segreteria telefonica informa che il Centro unico di prenotazione è chiuso e sarà nuovamente operativo da domani. I cittadini protestano e si chiedono se sia normale che una sanità che in Alto Adige ha un budget di un miliardo e 200 mila euro l’anno - una cifra che dalle altre parti neppure si sognano - possa avere un Cup chiuso per un ponte lungo quattro giorni? «È un problema di razionalizzazione della spesa e ottimizzazione della fruibilità dei servizi - spiega Umberto Tait, direttore del comprensorio di Bolzano -: certe giornate si concordano all’inizio dell’anno con i sindacati e si stabilisce che, cadendo tra una domenica e un weekend, sarebbe troppo costoso tenere aperto, anche perché avresti comunque gran parte del personale in vacanza. I dipendenti dunque vengono messi in ferie. La chiusura era stata comunicata anche attraverso la stampa. Questo, ovviamente, riguarda solo il personale amministrativo. Per quanto riguarda invece la parte medica tutto funziona regolarmente».

In realtà questo non è vero: anche qualche servizio medico, diagnostico in particolare, ha “fatto il ponte” e ci sono pazienti che si sono visti posticipare all’ultimo secondo esami già programmati. Al di là delle spiegazioni fornite dalla direzione, il dubbio però resta e ci si chiede se dalle altre parti si comportano nello stesso modo oppure si evita di fare un ponte di quattro giorni, se non altro per non alimentare i luoghi comuni sull’efficienza del servizio pubblico. Abbiamo fatto una verifica nella vicina provincia di Trento: a 60 chilometri di distanza il Centro unico di prenotazione, ieri, funzionava regolarmente. A Bolzano ribattono che ognuno si regola come crede, quindi è possibile che a Trento il ponte lo facciano in altre occasioni. Sarà. Certo è che almeno a livello organizzativo la sanità trentina - come sostengono ormai in molti - sembra essere molto più avanti oggi di quella altoatesina.













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