Ospedale, Muser benedice le cinque icone restaurate

Il vescovo: ogni Santo è un esempio da seguire. L’opera dell’artista Piccolruaz I dipinti andranno ad abbellire le cappelle che si trovano nei pressi del Tappeiner



MERANO. Il vescovo diocesano Ivo Muser ha benedetto ieri pomeriggio le icone di cinque santi che andranno ad abbellire le cappelle che si trovano nei pressi dell'ospedale Tappeiner. Le tre cappelle antistanti l’ospedale cittadino in via Rossini, in passato, facevano parte di una Via crucis che partiva dalla chiesa dei Cappuccini in centro ed andava fino a Quarazze. Queste cappelle sono state recentemente restaurate ad arte e saranno - secondo un’iniziativa dell’Assistenza spirituale dell’ospedale - dedicate ad uno scopo nuovo: ciascuna di loro ospiterà l’icona di un Santo conosciuto per meriti nell’assistenza dei malati.

Questi santi sono Camillo De Lellis, Madre Teresa di Calcutta, Giuseppe Moscati, il badiota Josef Freinademetz e Padre Pio di Pietralcina. Rappresentanti di gruppi professionali diversi hanno consegnato le icone al vescovo Ivo Muser, che ha benedetto i dipinti curati da dal team della pastorale religiosa e dall'artista Hubert Piccolruaz che era presente alla cerimonia orchestrata con semplicità e gusto da padre Peter. Nella cappella dell'ospedale - affollata e con i pazienti del nosocomio che hanno potuto assistere alla cerimonia attraverso il circuito televisivo interno - la vita dei cinque santi è stata riassunta da altrettanti interventi: poi le singole icone sono state benedette dal Vescovo e consegnate nelle mani di altrettante persone del gruppo di terapia pastorale. Monsignor Muser ha poi preso la parola evidenziando il ruolo dei santi, ricordando che ognuno di loro esprime un esempio, da seguire.

«Ma tutti -ha detto il vescovo - ricordano ad ognuno di noi che Dio è presente in ogni uomo, non solo nei santi». Il vescovo ha poi voluto ricordare in particolare il nostro santo ladino. «San Freinademetz - ha detto Muser - in una delle tante lettera che ha scritto dalla Cina ci ricorda che c'è una sola lingua che viene capita in tutto il mondo: quella dell'amore». Altro riferimento del vescovo a Santa Madre Teresa di Calcutta della quale ha evidenziato la grande disponibilità nei confronti del prossimo ed in particolare nei confronti di chi soffre.

«Possano - ha concluso il vescovo nel suo intervento - questi Santi proteggere questo ospedale, in particolare i pazienti, ma anche il personale che vi opera con tanta dedizione». Prima di lui aveva parlato il dottor Federspiel che ha fatto una breve cronistoria delle cappelle, evidenziando il lavoro fatto per ristrutturarle, «grazie al lavoro dell'ufficio tecnico e alla disponibilità dimostrata dal team per la terapia pastorale». Alla conclusione della cerimonia la preghiera per l'intercessione «affinché sollevi i dolori del corpo e la tristezza dell'animo. Aiutateci, concedete loro la forza di camminare e fortificate la fiduciosa speranza nel futuro», prima di un rinfresco che è stato molto apprezzato dai numerosi presenti. (e.d.)













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