Ospedale, una nuove scure sui reparti

La direzione pronta ad attivare la commissione per valutare l’«appropriatezza» delle strutture organizzative interne


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Tra “spending review” (la famigerata revisione della spesa) e tagli imposti dalla Provincia la sanità vive tempi sempre più duri. L’ultima novità che scuote le corsie, vede la direzione dell’Azienda prossima all’attivazione della Commissione che dovrà analizzare l’”appropriatezza” delle attuali “strutture semplici”. Questione che agita non poco i medici di tutti e sette gli ospedali che temono la scure sui vari ambiti di competenza dei singoli reparti. Ricordiamo infatti che le “strutture semplici” all’interno dei primariati sono più di cento in tutti e quattro i Comprensori e l’eventuale soppressione di una parte di esse potrebbe creare disagio al paziente senza più medico di riferimento o quel che è peggio con il medico demotivato. Per fare un esempio di “struttura semplice” prendiamo il reparto di Chirurgia generale del San Maurizio - ben noto agli altoatesini e diretto dal primario Federico Martin - all’interno del quale convivono varie “strutture semplici”: Chirurgia pediatrica, Day Hospital e Day Surgery, Patologia Chirurgica della mammella, Endoscopia e Chirurgia laparoscopica, Chirurgia endocrina e Chirugia epatobiliare. Insomma i professionisti della salute chiedono di sapere chi e come ed in base a cosa deciderà cosa è o non è “appropriato”.

La Direzione aziendale (e sopratutto il direttore sanitario Oswald Mayr) intende creare una Commissione ad hoc che dovrà valutare le attuali strutture e poi attribuire ad esse dei nuovi coefficienti che andranno ad aumentare o ridurre sensibilmente lo stipendio base.

Ad esempio alla direzione medica del Comprensorio di Bolzano è stato attribuito un coefficiente molto alto di 2,20 che equivale ad un’indennità di funzione mensile lorda di 5.278 euro che vanno ad aggiungersi allo stipendio base ed all’indennità di risultato (se attribuita al 15% si tratta di 18.973 euro per 12 mensilità)

Ma i sindacati medici non capiscono perchè l’Asl non abbia alcuna intenzione di fare una analoga analisi dei coefficienti dei dirigenti amministrativi e degli altri dirigenti sanitari. In soldoni se si deve tirare la cinghia, spiegano i diretti interessati, allora che la tirino tutti nella stessa maniera e non ci siano sacche di favoritismo dove i soldi continuano a scorrere senza problema alcuno. I sindacati più rappresentativi degli ospedalieri - Anaao–Vlk e Bsk - pretendono a chiare lettere parità di trattamento tra medici ed amministrativi. Il Bsk chiede ufficialmente in una nota di valutare anche i coefficienti delle strutture amministrative e non solo quelle dei medici. Gli ospedalieri tutti concordano - infatti - su una questione: non capiscono perchè l’Asl vada a discutere di coefficienti dello 0,5 che riguardano lo zoccolo duro dell’Azienda e non si mettono minimamente in discussione i coefficienti molto più ricchi (2.4- 2.6) di tutte le strutture dirigenziali mediche ed amministrative.













Altre notizie

Attualità