Padre denuncia il figlio: «Mi ha cacciato di casa»

Finisce in tribunale una lite familiare: in ballo l’uso di un appartamento


di Susanna Petrone


BOLZANO. Per quarant’anni ha lavorato in giro per l’Europa come prestigiatre. Aveva successo, soprattutto in Germania e in Austria. Ha comprato tre appartamenti alla moglie (pur essendosi separato da lei) e uno a Bologna per il figlio. Ha sempre pensato che volente o nolente doveva prendersi cura di loro. Per se stesso, invece, aveva preso un appartamento in piazza Walther, che fino ad un anno fa ha usato come base per i suoi viaggi. Poi? Il figlio lo sfratta e l’uomo finisce per strada. Alla fine lo denuncia. La prossima settimana padre e figlio si dovranno presentare davanti al giudice civile.

«Poi, il primo aprile dell’anno scorso, cercando di rientrare a casa da un viaggio, la mia chiave non apriva più la porta», spiega l’ex mago sconvolto. Suo figlio, ormai cresciuto, di punto in bianco ha deciso di trasferirsi a Bolzano. Mentre il padre è via, cambia la serratura, si fa dichiarare dalla madre un comodato d’uso e lascia per strade il genitore anziano.

«Io capisco tutto - prosegue l’uomo -. Forse sono stato un padre assente, perché viaggiavo molto. Ma mio figlio non ha mai lavorato un giorno grazie a me. Gli ho dato tutto. E anche a sua madre. Non si sono mai dovuti preoccupare dei soldi. Vivono dell’affitto degli appartamenti. Ma non avrei mai immaginato, che mio figlio mi sbattesse fuori».

L’ex prestigiatore cerca di trovare una soluzione: parla con il figlio. «Gli ho fatto vedere che ero finito a vivere in un garage - spiega -. Ma lui mi ha chiesto più soldi, altrimenti non se ne sarebbe andato via». L’appartamento in questione, che si trova in piazza Walther, è stato acquistato ventidue anni fa. «Ma ho intestato tutto a quella che era mia moglie. Poi, pur essendoci separati, ho lasciato le cose come stavano. Lei mi aveva promesso che non avrebbe toccato l’immobile, visto che le avevo comprato altri tre appartamenti nel suo paese d’origine. Ora ho perso tutto. La mia ex moglie me lo avrebbe anche restituito. Ma nostro figlio si rifiuta di lasciarlo. ».

I genitori, dunque, cercano di convincere il figlio a restituire l’immobile all’anziano padre. Ma non c’è niente da fare. Alla fine, l’uomo non può fare altro che denunciare il figlio alla polizia.

«Gli voglio bene - dice -, ma ho dato tutto e di più per fargli avere una vita tranquilla. Dopo così tanti anni in giro per l’Europa, voglio solo potermi riposare e trovare serenità. Per questo motivo l’ho denunciato. Ho anche numerosi testimoni, che confermano che negli ultimi ventidue anni sono io quello che ha usato l’appartamento piazza Walther. Ho diritto a tornare a casa». L’8 maggio si terrà l’udienza.

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